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Crolla il tetto della discoteca Jet Set, strage a Santo Domingo: oltre 100 morti

Nel locale si esibivano rinomati artisti nazionali e internazionali: al momento la causa del crollo non è nota. Si scava ancora tra le macerie
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Sotto il tetto della discoteca Jet Set di Santo Domingo sono morte oltre 100 persone, 113 secondo l’ultimo bollettino. La capitale della Repubblica Dominicana sta vivendo un disastro: quando nella notte di lunedì è crollato il soffitto del famosissimo locale, all’interno c’erano quasi mille persone. Al momento si contano più di 100 feriti, ma potrebbero esserci ancora altre persone intrappolate tra le macerie. La capienza del locale è di 700 persone sedute e circa mille in piedi. Il direttore del centro per le emergenze, Juan Manuel Méndez, ha dichiarato che le squadre di soccorso “cercheranno instancabilmente le persone”.

Tra i morti figurano la governatrice della provincia di Montecristi, Nelsy Cruz: aveva chiamato il presidente Luis Abinader alle 00:49, dicendo di essere intrappolata e che il tetto era crollato, ha riferito ai giornalisti la first lady Raquel Abraje. Tra le vittime anche gli ex giocatori di baseball Octavio Dotel e Tony Blanco Cabrera. Tra i morti anche il cantante di merengue Rubby Pérez, che si stava esibendo quando il tetto è crollato, in un primo momento disperso. Il Jet Set era noto per le sue tradizionali feste del lunedì, dove si esibivano rinomati artisti nazionali e internazionali. Al momento la causa del crollo non è nota.

Un giorno dopo il crollo del tetto del nightclub, le squadre di soccorso stanno ancora estraendo i sopravvissuti da sotto le macerie, chiedendo il silenzio di chi si trovava vicino a loro in modo che potessero ascoltare deboli grida di aiuto. Méndez ha affermato che le squadre di soccorso stavano dando priorità a tre aree del club: “Stiamo sentendo dei rumori”, ha detto.

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