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Taiwan, esercitazioni militari cinesi attorno all’isola: “Simulati attacchi a porti e infrastrutture energetiche”

Il ministero della Difesa di Taipei ha reso noto che Pechino ha inviato almeno 27 aerei, 21 navi da guerra e 10 navi della Guardia Costiera
Taiwan, esercitazioni militari cinesi attorno all’isola: “Simulati attacchi a porti e infrastrutture energetiche”
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Torna a salire la tensione nello Stretto di Taiwan, tratto di mare largo 160 chilometri che costituisce un confine non ufficiale tra la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica di Cina, nome ufficiale dell’isola di Taiwan. Il ministero della Difesa di Taipei ha reso noto che almeno 27 aerei, 21 navi da guerra e 10 imbarcazioni della Guardia Costiera cinese si trovano oggi intorno all’isola. L’esercito di Taiwan ha aggiunto che stava monitorando da vicino le esercitazioni cinesi iniziate ieri nel Mar Cinese Orientale. Da parte sua, il governo cinese ha affermato che la “punizione” di Taiwan continuerà fino alla fine del suo tentativo di indipendenza.

Ieri Pechino aveva avvertito oggi che gli sforzi per l’indipendenza porteranno alla “guerra” e aveva lanciato esercitazioni volte a testare la capacità di “bloccare” l’isola autonoma. La Cina ha schierato anche la sua portaerei Shandong e le esercitazioni che hanno coinvolto “coordinamento nave-aereo, conquista della superiorità aerea di area e attacco a obiettivi terrestri e marittimi”, ha affermato l’Eastern Theater Command dell’esercito di Pechino.

Le esercitazioni di oggi “si concentrano su argomenti quali identificazione e verifica, allarme ed espulsione, intercettazione e detenzione, al fine di testare le capacità delle truppe di regolamentazione e controllo dell’area, blocco e controllo congiunti e attacchi di precisione su obiettivi chiave”, ha detto il portavoce del Comando del Teatro Orientale Shi Yi, citato sul canale social Weibo del ministero della Difesa cinese.

L’esercito cinese ha annunciato, inoltre, di aver condotto “esercitazioni a fuoco vivo a lungo raggio” e simulato “attacchi a porti e infrastrutture energetiche chiave” durante le manovre militari intorno a Taiwan.

Nella partita intervengono anche gli Stati Uniti. “Ancora una volta, le attività militari aggressive della Cina e la sua retorica nei confronti di Taiwan servono solo a esacerbare le tensioni e a mettere a rischio la sicurezza della regione e la prosperità del mondo”, ha dichiarato in un comunicato la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce, “di fronte alle tattiche intimidatorie e al comportamento destabilizzante della Cina, prosegue l’impegno costante degli Stati Uniti nei confronti dei nostri alleati e partner, compresa Taiwan”. “Gli Stati Uniti sostengono la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan e si oppongono a cambiamenti unilaterali dello status quo, anche attraverso la forza o la coercizione”, si legge nella nota.

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