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Il Parlamento Ue discute della “drammatica situazione a Gaza”. Ma l’Aula di Strasburgo è deserta

Il Parlamento Ue discute della “drammatica situazione a Gaza”. Ma l’Aula di Strasburgo è deserta
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Martedì sera a Strasburgo il Parlamento europeo, in sessione plenaria, ha discusso della “Drammatica situazione a Gaza e della necessità di ristabilire immediatamente un cessate il fuoco e ottenere la liberazione degli ostaggi”. Dopo gli interventi di alcuni deputati che invocano un atteggiamento più risoluto nel condannare le uccisioni e le pratiche adottate da Israele nella Striscia, interviene Kaja Kallas, Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nella Commissione Ue.

Ma il dibattito si svolge in un’Aula quasi deserta, come documentano foto e filmati. A parte i tre-quattro deputati che sottopongono delle domande a Kallas non c’è praticamente nessuno. Eppure, la questione non sembra di poco conto. Da quando Israele ha ripreso a bombardare Gaza sono morte oltre mille persone, tra cui molti bambini, oltre ad alcuni giornalisti ed operatori umanitari. Dall’ottobre 2023 ad oggi le vittime palestinesi sono oltre 50mila.

Mentre a Strasburgo si svolge il dibattito (si fa per dire), le agenzie continuano ad aggiornare sulla tragica situazione della Palestina: altri assalti di coloni in Cisgiordania, la morte di un ragazzo detenuto in una prigione israeliana senza accuse, altri due operatori umanitari uccisi a Gaza. Ma evidentemente il tema scalda poco i deputati europei. Per alcuni di loro c’è però sempre il tempo per incontrare esponenti dell’ultra destra israeliana. L’Unione europea ama spesso ricordare, in molti casi non a torto, di essere un baluardo dei valori democratici e del rispetto dei diritti umani. Tuttavia non sembra che questo impegno valga per tutti allo stesso modo.

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