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Calci, pugni e capelli strappati: una ragazzina di 13 anni aggredita da una di 11 in piazza a Busto Arsizio. “Riceveva minacce da mesi”

La denuncia della madre: "Rendo pubblico tutto per sollevare il tema della sicurezza dei nostri ragazzi". Il pestaggio sarebbe stato ripreso col cellulare e diffuso sui social "per vantarsi"
Calci, pugni e capelli strappati: una ragazzina di 13 anni aggredita da una di 11 in piazza a Busto Arsizio. “Riceveva minacce da mesi”
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Capelli strappati, pugni, calci, spintoni. La vittima è una tredicenne, picchiata in pieno centro a Busto Arsizio. Ad aggredirla in particolare una undicenne. A denunciare l’accaduto la madre della giovane che ha subito le violenze. “Rendo pubblico quanto accaduto per tutelare mia figlia e per sollevare il tema della sicurezza dei nostri ragazzi” ha detto alla Prealpina parlando dal pronto soccorso dove la figlia è stata curata.

Secondo una prima ricostruzione la 13enne è uscita in compagnia degli amici e una volta arrivata in piazza Garibaldi è stata avvicinata (e secondo alcune fonti “circondata”) da alcuni coetanei. La undicenne l’avrebbe quindi colpita, per motivi ancora da chiarire. Le ragazze frequentano due scuole medie della stessa città e si conoscono tra di loro. La vittima, dopo l’aggressione, ha raccontato ai suoi genitori di ricevere minacce e intimidazioni da 3-4 mesi. Non aveva mai detto niente alla famiglia forse per paura o per sottovalutazione della situazione. Ieri, però, la violenza del linguaggio si è trasformata in un’aggressione in strada. L’aggressione è avvenuta in un luogo in cui non ci sono telecamere di sorveglianza, quindi per ricostruire puntualmente l’episodio saranno fondamentali le testimonianze. Il pestaggio, stando al racconto della madre della vittima, sarebbe stato anche ripreso col cellulare dalle ragazze protagoniste dell’aggressione, anche perché poi ne avrebbero mostra sui social per “vantarsi“.

Dell’accaduto sono stati informati dirigente scolastico e insegnanti. Nelle prossime ore la famiglia della vittima dovrebbe anche sporgere denuncia, anche se va precisato che tutte le protagoniste della vicenda hanno meno di 14 anni e per questo motivo, per legge, non sono previste conseguenze di tipo penale.

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