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Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna appoggiano il piano arabo per Gaza. Rubio (Usa): “Non ci soddisfa”

Dagli Stati Uniti prese di posizione contradditorie. Hamas ha reso noto che i suoi funzionari hanno incontrato il capo dell’agenzia di intelligence generale egiziana, Hassan Mahmoud Rashad, al Cairo, per discutere dei progressi nell’attuazione del cessate il fuoco a Gaza
Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna appoggiano il piano arabo per Gaza. Rubio (Usa): “Non ci soddisfa”
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Quattro paesi europei approvano e danno il loro sostegno al piano arabo per il futuro di Gaza. “Noi, ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, accogliamo con favore l’iniziativa araba di un piano di ripresa e ricostruzione per Gaza. Il piano indica un percorso realistico per la ricostruzione di Gaza e promette – se attuato – un miglioramento rapido e sostenibile delle catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi che vivono a Gaza”, afferma la dichiarazione congiunta. Anche l’Organizzazione per la cooperazione islamica, che conta 57 paesi, ha adottato il piano egiziano approvato dalla Lega araba per il futuro di Gaza

“Gli sforzi di ripresa e ricostruzione, sostengono i quattro paesi europei, devono basarsi su un solido quadro politico e di sicurezza accettabile sia per gli israeliani che per i palestinesi, che garantisca pace e sicurezza a lungo termine. Ribadiamo con chiarezza che Hamas non deve più governare Gaza né essere una minaccia per Israele. Sosteniamo esplicitamente il ruolo centrale dell’Autorità Palestinese e l’attuazione del suo programma di riforme”.

Nel documento si lodano poi “i seri sforzi di tutte le parti coinvolte e apprezziamo l’importante segnale che gli Stati arabi hanno inviato sviluppando congiuntamente questo piano di ripresa e ricostruzione. Ci impegniamo a lavorare a sostegno dell’iniziativa araba, dei palestinesi e di Israele per affrontare insieme tali questioni, incluse la sicurezza e la governance”. La dichiarazione conclude: “Esortiamo tutte le parti a lavorare partendo dai punti di merito del piano come punto di partenza”.

Anche in questo caso, dunque, una frattura tra Europa e Stati Uniti di Trump, sebbene la linea della Casa Bianca sulla questione mediorientale risulti al momento piuttosto fumosa e per certi aspetti contraddittoria. Secondo il dipartimento di Stato, guidato da Marco Rubio, il piano disegnato dall’Egitto e approvato dai Paesi arabi su Gaza “non soddisfa le aspettative” del presidente Usa. In precedenza l’inviato di Trump Steve Witkoff aveva però definito il piano egiziano “un primo passo in buona fede”.

Witkoff, sarà a Doha martedì prossimo per tentare di raggiungere un nuovo accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco. Hamas ha reso noto che i suoi funzionari hanno incontrato il capo dell’agenzia di intelligence generale egiziana, Hassan Mahmoud Rashad, al Cairo, per discutere dei progressi nell’attuazione del cessate il fuoco a Gaza. “La delegazione ha sottolineato la necessità di aderire a tutti i termini dell’accordo, di procedere immediatamente all’avvio dei negoziati per la seconda fase, di aprire i valichi di frontiera e di consentire l’ingresso di materiali di soccorso a Gaza senza restrizioni o condizioni”, ha affermato il movimento, come riporta l’emittente Al-Jazeera. Un funzionario israeliano ha però dichiarato al Times of Israel di non essere a conoscenza di alcun progresso nei colloqui relativi alla seconda fase.

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