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Trump: “Musk usi il bisturi e non l’ascia” nei tagli al personale. La strategia: “Il Doge indica dove risparmiare, a licenziare sono le agenzie”

Il cambio di rotta arriva mentre aumentano le cause legali contro tentativi del miliardario sudafricano di centralizzare la gestione dei dipendenti federali
Trump: “Musk usi il bisturi e non l’ascia” nei tagli al personale. La strategia: “Il Doge indica dove risparmiare, a licenziare sono le agenzie”
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Un invito alla moderazione. E’ quello che, nella grossolanità del linguaggio dei social media, Donald Trump sembra aver indirizzato a Elon Musk. I posti di lavoro nel governo federale Usa sono calati di 10.000 unità in febbraio rispetto a gennaio, ma “per decidere chi rimarrà e chi se ne andrà” il Dipartimento per l’efficienza governativa guidato dal miliardario sudafricano dovrebbe usare il “bisturi piuttosto che l’ascia“, ha scritto il presidente degli Stati Uniti su Truth, la piattaforma social di sua proprietà. Inoltre il presidente repubblicano è intervenuto giovedì dopo una riunione del Consiglio dei ministri, dicendo di aver ordinato ai segretari dei dipartimenti di lavorare con il Doge ma di “essere molto precisi“. “Non voglio vedere un taglio così grande da cui vengono tagliate anche tante brave persone“, ha detto ai giornalisti nello Studio Ovale.

Il tema dei tagli sta agitando le acque tra i repubblicani che sostengono il tycoon. Secondo Politico, in una riunione tenuta al Campidoglio giovedì Trump ha convocato personalmente i membri del suo governo per trasmettere un messaggio: “Siete voi a dirigere i vostri dipartimenti, non Elon Musk”. Il presidente, hanno riferito due fonti al sito, ha detto ai membri più importanti della sua amministrazione che Musk aveva il potere di fare raccomandazioni ai dipartimenti, ma non di emettere decisioni unilaterali su personale e politica. Nella stanza si trovava anche lo stesso Musk. Secondo le nuove linee guida del presidente, il Doge e il suo staff dovrebbero svolgere un ruolo consultivo, ma sono i segretari di gabinetto a dover prendere decisioni definitive su personale, politica e ritmo di implementazione.

Mercoledì sera Musk si è riunito a porte chiuse con i repubblicani della Camera e ha illustrato il lavoro che il Doge sta facendo per individuare gli sprechi. “Elon non licenzia nessuno“, ha detto il deputato repubblicano Richard Hudson dopo l’incontro. “Non ha autorità di assumere e licenziare – ha aggiunto -. Il presidente gli ha dato il potere di andare a scoprire queste informazioni, tutto qui”. Ovvero quante persone lavorano in ciascun dipartimento, quali sono le loro mansioni, quante di queste potrebbero essere licenziate per ottenere i risparmi promessi in campagna elettorale. Si tratta di una significativa correzione della narrazione adottata finora: il tecno-imprenditore armato di motosega, il cui immenso potere lo ha reso una figura ammirata, riverita e temuta nella seconda amministrazione Trump, ora è ridotto al rango di contabile e “suggeritore” dei tagli da effettuare al personale federale, di cui in realtà sarebbero responsabili le singole agenzie.

La correzione di rotta arriva in un momento in cui aumentano le controversie legali sui tentativi di Musk di centralizzare la gestione della forza lavoro del governo e di aggirare il ruolo tradizionale del Congresso nel gestire i fondi federali. Ad esempio, l’Office of Personnel Management della Casa Bianca ha ordinato alle agenzie federali di licenziare i lavoratori in prova, che non godono della protezione completa garantita ai membri stabili del civil service. Questo approccio ha portato a tagli del personale sui quali in alcune occasioni l’amministrazione ha dovuto fare marcia indietro, come nel caso dei lavoratori dei programmi sulle armi nucleari che sono stati reintegrati dopo il licenziamento. Un giudice federale di San Francisco ha espresso preoccupazione per il fatto che i tagli violassero la legge , portando i funzionari dell’amministrazione a insistere sul fatto che erano le singole agenzie, non Musk o l’Office of Personnel Management, a prendere le decisioni. Carlos Gimenez, repubblicano della Florida, ha affermato che Musk ha detto ai legislatori che “alcune delle persone in prova non le ha licenziate, in realtà sono state presumibilmente licenziate dalle agenzie, e hanno sbagliato“.

Una delle più importanti di queste controversie legali riguarda i fondi destinati alla cooperazione internazionale, con la Corte Suprema che si è espressa contro la loro sospensione. Motivo per cui mercoledì i repubblicani del Senato hanno fatto pressione affinché tagli alla spesa individuati dal Doge passino al vaglio del Congresso. I i legislatori repubblicani hanno riconosciuto che la sentenza della corte, adottata con una maggioranza di 5 contro 4, non promette nulla di buono per le speranze della Casa Bianca di adottare misure unilaterali per tagliare le spese approvate dal Congresso. “Ci si sta rendendo conto che il Congresso deve far parte” del processo decisionale, ha detto il ​​senatore repubblicano Rand Paul. “Amo quello che sta facendo Elon – il repubblicano del Kentucky -. Amo il taglio degli sprechi. Amo trovare tutta la roba folle che stiamo spendendo all’estero. Ma per renderlo reale, per farlo andare oltre il momento del giorno, è necessario tornare indietro”. Serve l’approvazione del Congresso.

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