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Blitz di Blocco studentesco nelle scuole: “Antifascismo uguale mafia”. Le proteste: “Gravissimo”

Le immagini circolate sui social mostrano studenti con il volto pixelato che esibiscono lo stesso slogan. Nessun commento dal ministro Valditara
Blitz di Blocco studentesco nelle scuole: “Antifascismo uguale mafia”. Le proteste: “Gravissimo”
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Un’ondata di striscioni con la scritta “Antifascismo uguale mafia” è comparsa ieri 27 febbraio in scuole di tutta Italia, da Roma a Milano, da Bolzano a Cagliari. L’azione, rivendicata da Blocco studentesco, gruppo giovanile di estrema destra legato a CasaPound, ha scatenato un’ondata di indignazione. Le immagini circolate sui social mostrano studenti con il volto pixelato che esibiscono lo stesso slogan in vari istituti. Dal ministero dell’Istruzione e del Merito non è ancora arrivata alcuna dichiarazione.

A Roma, il primo caso è stato quel del Liceo classico Orazio, dove lo striscione è stato esposto all’interno del laboratorio di chimica. Immediata la reazione della preside Maria Grazia Lancellotti, che ha definito l’episodio “una violazione grave” e ha ribadito che “la scuola è presidio di democrazia e libertà”. Proteste anche in altri istituti della Capitale, tra cui il Liceo scientifico Cavour e il Liceo classico Augusto. Gli studenti dell’Orazio hanno risposto organizzando una giornata di mobilitazione e un’assemblea pubblica per ribadire che “nella nostra scuola non c’è spazio per il fascismo”.

Situazione simile in Campania, dove negli istituti Colletta, Imbriani, Mancini e Amabile di Avellino i militanti di Rifondazione Comunista hanno chiesto provvedimenti disciplinari per i responsabili. A Bolzano è intervenuta l’Anpi, che ha parlato di un’offesa inaccettabile alla memoria della Resistenza e alle vittime della mafia, auspicando una risposta forte dalle istituzioni. Durissimo anche il commento della dirigente del Convitto nazionale Domenico Cotugno a L’Aquila, che ha diffidato chiunque dall’utilizzare la scuola per attività non autorizzate e ha ribadito che l’istituto “ha sempre garantito l’espressione libera e civile delle opinioni, ma nel rispetto delle norme”. Anche la Cgil e la Rete degli Studenti Medi hanno condannato l’iniziativa, definendola “un attacco mirato a influenzare negativamente le nuove generazioni”.

A livello politico, i membri del Partito Democratico delle varie città hanno parlato di “episodio di estrema gravità” e di “comportamenti estremisti che ci lasciano sconcertati”. Anche il Movimento cinque stelle parla di “di un gesto evidentemente al di fuori dei principi e dei capisaldi della nostra Costituzione, ma anche di vera e propria violazione del principale ruolo che le istituzioni scolastiche rivestono nelle comunità. L’abbinamento proposto dal Blocco Studentesco e da Casapound costituisce un campanello d’allarme che non va assolutamente sottovalutato, ma credo anche che, in attesa dell’intervento delle autorità preposte, l’antidoto a questi sussulti neofascisti non possa basarsi esclusivamente sulla repressione”.

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