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La beffa (annunciata) del meme coin di Trump, 800mila sottoscrittori hanno già perso 2 miliardi

Le quotazioni erano passate da 18 centesimi a 75 dollari per poi crollare a 17 dollari. Molti esperti avevano segnalato l'opacità e i rischi dell'operazione
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In tanti ci avevano creduto. Poche ore prima del suo insediamento Donald Trump aveva lanciato la sua “meme coin” chiamata $Trump che in poche ore aveva raccolto un boom di ordini e visto il suo valore esplodere da 18 centesimi a 75 dollari. Ma come spesso succede per questi prodotti tanto rapida può essere la salita quanto repentino il crollo, un aspetto su cui molti esperti avevano messo in guardia. Ora il meme coin vale 17 dollari e, secondo un’analisi condotta per il New York Times, oltre 800mila persone ci hanno rimesso sinora 2 miliardi di dollari.

Ma le perdite totali per il quotidiano sono quasi certamente molto più grandi: i dati non includono le transazioni avvenute su una serie di popolari mercati di criptovalute che hanno iniziato a offrire la moneta solo dopo che il suo prezzo era già aumentato. Ad arricchirsi sono stati solo i primi trader che hanno acquistato le monete in pochi minuti hanno guadagnato decine di milioni di dollari (uno di loro ha realizzato un profitto di 109 milioni in due giorni).

Diversi osservatori avevano segnalato l’opacità di tutta l’operazione che sembrava poco meno di una truffa, concepita a beneficio di pochi “insider”. Cosa che, al momento sembra essere esattamente ciò che è accaduto. Le meme coin non sono monete, non possono essere spese in alcun modo, sono più simili ad una carta Pokemon che a una banconota. Capitalizzano soltanto il gradimento del pubblico per figure note.

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