Il mondo FQ

“Vuoi vedere cosa si prova a morire? Il tuo corpo deve essere purificato”: costringe la moglie a lavarsi con la candeggina, condannato a 5 anni di carcere

La donna, picchiata e violentata, non poteva uscire di casa né avere contatti con l'esterno. L'uomo faceva giocare i figli, tra i 2 e i 5 anni, con una pistola: "In alcune occasioni li ha fatti anche sparare"
“Vuoi vedere cosa si prova a morire? Il tuo corpo deve essere purificato”: costringe la moglie a lavarsi con la candeggina, condannato a 5 anni di carcere
Icona dei commenti Commenti

Un incubo durato anni, fatto di violenze fisiche e psicologiche, soprusi e umiliazioni. È la storia di Marta (nome di fantasia), costretta dal marito, Marco P., 58 anni, a subire ogni genere di sopruso, tra cui quella di lavarsi con “almeno 5 litri di candeggina” perché, a detta dell’uomo, il suo corpo doveva essere “purificato“. Una vicenda emersa grazie al coraggio della donna che ha trovato la forza di denunciare, e culminata con la condanna dell’uomo a 5 anni e 4 mesi di carcere da parte del Tribunale di Roma, come riportato in un articolo de “La Repubblica”.

“Vuoi vedere cosa si prova a morire?”. Questa una delle frasi che l’uomo, secondo quanto si legge negli atti processuali, rivolgeva alla moglie, picchiata e violentata “più volte al giorno”, anche durante le gravidanze. La moglie era una sua “proprietà”, come si legge nella ricostruzione dell’accusa: non poteva uscire di casa, avere un lavoro, un telefono, né documenti d’identità. Le era vietato persino di curare il proprio aspetto e di avere contatti con i parenti. Il marito le aveva bruciato i documenti e disabilitato le chiamate in uscita dal telefono fisso. Un controllo totale, ossessivo, accompagnato da sevizie, minacce (“se parli ammazzo i bambini”) e violenze, come quando le ha provocato ferite alle caviglie con un coltello.

Ma l’orrore non risparmiava neanche i figli della coppia, quattro bambini tra i 2 e i 5 anni. Secondo quanto emerso, l’uomo li picchiava con un bastone, li costringeva a fare docce gelate e a uscire di casa senza giacca né scarpe, anche in pieno inverno. “Gli permetteva di maneggiare e in alcune occasioni anche di sparare con una pistola”, si legge ancora negli atti, un’arma che l’uomo deteneva presso un poligono di tiro. Bambini mai vaccinati, né visitati da un pediatra, vittime anch’essi della follia del padre. Nel 2017, Marta ha trovato il coraggio di dire basta, denunciando il marito e iniziando un percorso di rinascita. Oggi vive con i figli in una casa famiglia, finalmente libera dopo anni di abusi e violenze.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione