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Jennifer Alcani, agli arresti domiciliari il 22enne che guidava l’auto. Due le inchieste della procura di Lecco

Gli inquirenti dovranno accertare fra l'altro in quali condizioni psicofisiche fosse il 22enne la notte in cui si mise alla guida della vettura poi schiantatasi contro un muro di cemento a bordo strada
Jennifer Alcani, agli arresti domiciliari il 22enne che guidava l’auto. Due le inchieste della procura di Lecco
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Arriva una svolta nelle indagini per la morte di Jennifer Alcani, la ragazzina di 13 anni, deceduta in ospedale Lecco dopo sei giorni di agonia, dopo un incidente stradale. Sono due le inchieste aperte e dopo il ritiro della patente è ora agli arresti domiciliari il 22enne che si trovava alla guida della Bmw finita contro un muro ad Abbadia Lariana (Lecco) prima dell’alba del 10 gennaio. È stata così accolta la richiesta della Procura di Lecco, che era stata formalizzata durante l’interrogatorio del giovane, quel giorno al volante dell’auto di proprietà della famiglia dell’amico di 19 anni che viaggiava accanto a lui. Jennifer invece era seduta dietro e, a detta della madre, sarebbe stata convinta a uscire di casa a sua insaputa, all’una di notte. Da qui anche una querela per sottrazione di minore nei confronti dei due giovani. La stessa famiglia della vittima, nei giorni scorsi aveva presentato anche una denuncia per omicidio stradale, ma da questo punto di vista già la Procura stava indagando d’ufficio visto l’accaduto.

Secondo la difesa del conducente, non vi sarebbero stati i presupposti per concedere la misura cautelare. Ma il giudice alla fine ha aderito alla richiesta della Procura. L’altro giorno, dopo l’interrogatorio del guidatore tenutosi al Palazzo di giustizia di Lecco e durato due ore, il giovane era stato avvicinato dal padre della vittima. Si erano vissuti attimi di tensione: il genitore aveva chiesto al 22enne se non si vergognasse per quello che aveva fatto, e per i video sulla corsa dell’auto, pubblicati sui social poco prima dell’incidente e poi cancellati. Il ragazzo non aveva reagito, dicendosi molto dispiaciuto per l’accaduto. Ancora prima, l’altra sera era stata anche organizzata una fiaccolata per le vie di Lecco, con parenti e amici della ragazzina, uniti nel dolore ma anche nel chiedere giustizia. Una volta disposti i domiciliari per l’indagato, ora l’inchiesta prosegue. Gli inquirenti dovranno accertare fra l’altro in quali condizioni psicofisiche fosse il 22enne la notte in cui si mise alla guida della vettura poi schiantatasi contro un muro di cemento a bordo strada.

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