Il mondo FQ

Non cambieremo l’Italia senza cambiare gli italiani: milioni di analfabeti esistenziali

Commenti

30 milioni di italiani non capiscono quel che leggono e non sanno neanche ascoltare le loro emozioni.

È spaventoso: la scuola è incapace di insegnare a capire un testo a più della metà degli studenti. E rinuncia a occuparsi delle sensazioni, delle emozioni, delle passioni. Quindi non stupiamoci se poi così tanti italiani votano per leader allucinanti e se i progressisti perpetuano un modo di fare politica che ci ha regalato 20 anni di Berlusconi e ora…

Il sonno della ragione genera Musk!

Che rapporto c’è tra il potere in mano a mostruosità umane e il fatto che nella scuola non sono mai entrate l’educazione sessuale e sentimentale, la comunicazione efficace, l’ascolto di sensazioni ed emozioni e neanche l’educazione respiratoria?

In questi 10 anni al Fatto Quotidiano ho scritto quasi 500 articoli, cercando di portare proposte utili e concrete: taglio degli sprechi, razionalizzazione del sistema, valorizzazione delle risorse, centralità della cultura, e non sono stato il solo… ma non siamo riusciti a far soffiare un vento nuovo. Forse stiamo cercando di cavare un chiodo dal muro con un martello di marzapane? Forse è il caso di cambiare prospettiva, paradigma. Ripartire dalle basi umane dell’essere e del vivere.

Ho deciso quindi che in futuro in questa pagina darò più spazio al tema dell’alfabetizzazione esistenziale. Racconterò l’altra visione del cambiamento sociale che negli ultimi 45 anni abbiamo assemblato alla Libera Università di Alcatraz, grazie a decine di docenti e di ricercatori nel campo della neurologia, fisiologia, psicologia, arte ed ecologia del corpo e al lavoro didattico con decine di migliaia di adolescenti e adulti.

Per darti un’idea della misura del problema della “qualità umana” che abbiamo di fronte voglio raccontarti cosa è successo durante un corso per guide turistiche che ho tenuto a una trentina di giovani laureati.

Ho chiesto loro di raccontarmi le emozioni che avevano provato visitando le preziose vestigia del passato della loro terra, spiegando che solo se si riesce a raccontare emozioni e sensazioni si può sviluppare l’empatia e quindi appassionare gli ascoltatori.
A turno ognuno ha iniziato a raccontare un monumento: l’anno di fondazione del castello, la storia del potente committente, i nobili che si sono succeduti, le battaglie…

Dopo un po’ li ho bloccati spiegando di nuovo che volevo il racconto delle loro emozioni, non la scheda dell’enciclopedia!
Niente da fare. Non riuscivano proprio a capire che cosa volesse dire “raccontare le emozioni”.
Dopo un mezz’ora di riformulazioni, finalmente una ragazza dice: “Quando salgo in cima alla torre del castello sento il mio respiro che si libera!”. E vai!

Non so se ti rendi conto di quale grave limitazione sia non essere in grado di rendersi conto delle emozioni che vivi… Le emozioni sono centrali nella nostra vita, determinano le nostre scelte, i nostri desideri, le ansie e le paure. È anche l’ignoranza emotiva che permette alle destre di manipolare i popoli.

In Italia un pugno di eroi misconosciuti sta dando vita a “scuole delle emozioni” rivolte agli esseri umani dai 3 anni in su.
Ma perché nessun leader ci parla di questo? Le emozioni sono al centro della vita! Ho bisogno di nutrire la mia speranza parlandoti d’amore.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione