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‘Ombre’, una chicca tra gli autopubblicati. Chiro Salvis aiuta a capire cos’è l’HIV oggi in Italia

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A volte tra gli autopubblicati si trovano delle vere chicche, romanzi che si leggono senza interruzioni, sollecitano domande e smuovono emozioni perché propongono temi scomodi. Ombre di Chiro Salvis è uno di questi. Non è un campione di incassi né di pagine lette ed è un vero peccato, perché tratta un argomento dimenticato da giornali e media, e lo fa con una scrittura scorrevole. Purtroppo spesso le case editrici preferiscono dare spazio a romanzi di personaggi famosi o a persone che possono far diventare la star del momento. Sicuramente non amano rischiare con una sconosciuta che usa uno pseudonimo per salvaguardare la sua privacy e quella della sua famiglia.

Del resto l’editoria è un business e alla fine dell’anno contano i numeri: indubbiamente è più facile promuovere e vendere il libro di chi è sempre in tv e sulle pagine dei giornali e, magari, ha anche un bel numero di follower sui social.

Ci vuole molto coraggio a mettersi in gioco e descrivere le proprie sofferenze ed esporre le ferite. L’autrice, senza vittimismi e con straordinaria forza e sincerità, prende per mano il lettore e lo accompagna in un viaggio negli anni 90. Lei ha vissuto un’Italia piegata dalla tossicodipendenza, dal perbenismo e dal pregiudizio, uscendone più forte. Questo libro è la testimonianza di una donna che non ha mai smesso di lottare per la sua libertà, per la sua dignità e per la sua vita. Chiro ha molte cicatrici dentro e fuori e le spiega con umiltà e coraggio. Una storia onesta, reale, un libro scritto con il cuore, senza fronzoli. Un testo scorrevole e chiaro, una scrittura che tiene incollati, parola dopo parola, emozione dopo emozione.

Su Amazon, dove trovate il romanzo in versione digitale e cartacea, ho letto i commenti pubblicati dai lettori. Tutti sottolineano che è una storia vera, il racconto di una vita vissuta oltre i limiti. Nessuna finzione, ma la narrazione drammatica, emozionante, coinvolgente di chi ha “visto cose che voi umani non potreste immaginare”. La maggior parte sostiene che dà speranza perché c’è il lieto fine, perché Chiro ha rotto le catene e questo può essere d’aiuto a chi ancora vive soggiogato da dipendenze.

Ombre lascia il segno. È un pugno nello stomaco perché porta il lettore nella vita della protagonista dove c’è molta violenza e tanti pregiudizi nei confronti delle persone con HIV. Pregiudizi, frutto di ignoranza, che anche oggi sono presenti e rendono difficile la vita delle persone che convivono con il virus. Lui, una volta entrato nel corpo, non se ne va più però, grazie alle terapie, è possibile condurre un’esistenza normale. Nel romanzo c’è anche questo aspetto, unito alla voglia di riscatto e la forza di volontà per uscire dal tunnel della droga e costruirsi una vita.

Oggi Chiro è una donna felice che vive con… no, non voglio fare spoiler. Scopritelo leggendo il romanzo.

A mio avviso, il romanzo di Chiro Salvis può aiutare a capire cosa è stato l’HIV in Italia e cosa significa oggi. I giovani spesso ne ignorano l’esistenza e sono convinti che sia tutto finito, invece le nuove diagnosi sono in aumento, in particolare cresce la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV. Nel nostro Paese bigotto non è possibile parlare di educazione sessuale a scuola, che sarebbe il luogo preposto all’informazione. Anche per questo ho deciso di parlarne nel mio blog.
Infine, venerdì 31 gennaio alle 19 il romanzo sarà presentato nella sede di ASA-Associazione Solidarietà Aids. Se vivete a Milano, fateci un salto.

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