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Bollette, ora i clienti vulnerabili rimasti nella maggior tutela possono chiedere di entrare nel servizio (più conveniente) a tutele graduali

Il rovescio della medaglia è che il vantaggio sul costo dell'energia elettrica durerà solo per tre anni. Poi chi aveva ancora diritto alla tutela dovrà presentare apposita domanda o sarà contrattualizzato nel mercato libero
Bollette, ora i clienti vulnerabili rimasti nella maggior tutela possono chiedere di entrare nel servizio (più conveniente) a tutele graduali
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I clienti vulnerabili che sono rimasti (unici in Italia) nella maggior tutela e anche quelli tra loro che hanno scelto un fornitore di energia elettrica sul mercato libero possono da oggi accedere al servizio a tutele graduali, come previsto dalla legge sulla Concorrenza. L’Arera ha pubblicato la delibera con le modalità attuative per consentire alle persone che ricadono in categorie svantaggiate (over 75, persone con disabilità, percettori dei bonus luce e gas per disagio economico o utilizzatori di macchinari salvavita alimentati dall’energia elettrica, residenti in isole minori non interconnesse o in strutture abitative di emergenza causa calamità) di richiedere il servizio entro il 30 giugno 2025, rivolgendosi all’esercente competente nella propria area territoriale.

Il servizio a tutele graduali viene offerto a condizioni molto favorevoli perché il prezzo è il risultato di un’asta per l’affidamento di lotti di clienti che prima erano in maggior tutela e non sono passati al mercato. Il rovescio della medaglia è che durerà solo per tre anni, dopodiché le compagnie sperano di mantenere quei contratti in regime di mercato libero. Assoutenti comunque esprime soddisfazione: “La misura – afferma l’associazione dei consumatori – consentirà un risparmio potenziale da 1,3 miliardi di euro sulle bollette dell’energia elettrica, considerato che i clienti vulnerabili (compresi gli over 75) rappresentano circa 11,4 milioni di utenze del mercato libero, e passando al Servizio a tutele graduali possono ottenere un risparmio medio di almeno 113 euro sulla bolletta della luce”.

“Nonostante le pressioni delle grandi società energetiche si è riusciti ad ottenere questa importante finestra temporale, che rischia però di diventare un finestrino, considerato che Arera riconosce altri 30 giorni di tempo agli operatori energetici per adeguarsi alla novità normativa – aggiunge il presidente Gabriele Melluso – Tempistiche che si traducono in un ostacolo per gli utenti vulnerabili dell’energia, e per questo chiediamo ad Arera di garantire l’operatività del passaggio già a partire dal prossimo 1 febbraio, senza ulteriori ritardi e tentennamenti”.

“Non possiamo che essere favorevoli alla possibilità concessa ai clienti vulnerabili di poter rientrare nel Servizio a tutele graduali, considerato che è molto più vantaggioso sia rispetto al Servizio di maggior tutela sia a ogni altra offerta attualmente presente nel mercato libero”, è invece il commento di Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Purtroppo, resta il rischio che abbiamo denunciato, dato che il legislatore non ha accolto la nostra richiesta. Alla scadenza del Servizio a tutele graduali prevista per il 31 marzo 2027, il consumatore vulnerabile non potrà rientrare in automatico nel Servizio di maggior tutela come chiedevamo, ma dovrà presentare apposita domanda, altrimenti sarà contrattualizzato nel mercato libero dal proprio esercente il Servizio a tutele graduali, finendo così per perdere quel vantaggio economico e correndo il rischio di pagare di più”. Segue la richiesta che “il ministero faccia una campagna informativa seria e adeguata, sia per informare il consumatore di questa importante possibilità, sia per evidenziare la scadenza di questo servizio e le sostanziali differenze, anche non di prezzo, tra il Servizio a tutele graduali e il Servizio di tutela della vulnerabilità regolato da Arera”.

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