È morta, combattendo con gli ucraini al fronte a Bakhmut, nella regione di Donetsk, Maria Zaitseva. Ventiquattro anni, era nota per essere stata una della più importanti voci dell’opposizione al presidente bielorusso Alexander Lukashenko, alleato di Vladimir Putin. La giovane era poi partita volontaria per schierarsi al fianco dei militari ucraini impegnati a contrastare l’aggressione russa. Era in forze nel secondo battaglione della Legione Internazionale. A dare conto del decesso, avvenuto il giorno dopo il compleanno, è il settimanale bielorusso Nasha Niva citando fonti vicini alla vittima.

Il giornale ha pubblicato una foto di Maria Zaitseva con il volto insanguinato dopo l’esplosione una granata durante una manifestazione contro Lukashenko il 9 agosto 2020 a Minsk. Dopo quell’episodio Zaitseva aveva iniziato ad avere problemi di udito e capacità motorie compromesse alle mani. Zaitseva era stata sottoposta a diversi interventi chirurgici in Bielorussia e poi si era recata nella Repubblica Ceca per ulteriore cure.

Su X il ricordo e le condoglianze di Sviatlana Tsikhanouskaya, leader dell’opposizione Bielorussa.

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