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Bressanone, 18enne picchiato dopo la festa. Il racconto del padre: “Gli urlavano ‘sporco italiano’. Ha avuto paura di morire”

Il gruppo era composto da alcuni giovani di lingua tedesca di un paese vicino. Ma la differenza linguista "non è il movente della violenza", spiega il padre
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Aggredito con pugni e calci in faccia mentre era a terra, inerme e senza alcuna possibilità di reagire. Un vero e proprio pestaggio mentre il branco gli urlava “sporco italiano“. È accaduto sabato scorso all’esterno del Forum di Bressanone dove si stava svolgendo il “Maturaball”, una tradizionale festa dei maturandi per finanziare la gita scolastica di fine anno. Un’aggressione che alla vittima di 18anni ha causato un trauma cranico, una commozione cerebrale, delle multifratture al naso, uno zigomo e un osso orbitale rotto, un occhio ferito ed altre ferite. Secondo quanto al momento ricostruito il gruppo era composto da alcuni coetanei di lingua tedesca di un paese vicino Bressanone.

“Uscendo dal Forum, mio figlio vede a terra un suo amico che è stato aggredito da un gruppo di circa dieci persone del posto”, racconta Renato D’Alberto, il padre di Alex, ripercorrendo i momenti dell’aggressione. “Mentre cercava di intervenire per salvarlo è stato malmenato, finendo all’ospedale di Bressanone. Alla fine l’attacco non era una normale lite, ma proprio un pestaggio molto violento“. “Mi ha detto ‘papà, pensavo di morire‘”, racconta il padre, sottolineando che suo figlio “non è un piagnone”. Solo l’intervento di un addetto alla security e di un’altra persona ha scongiurato il peggio.

Su quelle parole (“sporco italiano”) rivolte ad Alex durante l’aggressione il padre tiene però a evidenziare: “Mio figlio è perfettamente bilingue, ma è stato insultato come italiano. Però quella frase, detta in quel contesto, non deve diventare una scusa per creare scompiglio tra gruppi linguistici che convivono da tanti anni”. “Non è questo il movente della violenza, non è questo il tema”, aggiunge il padre. Intanto, però, il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, ha annunciato di voler sottoporre il caso “all’attenzione del ministro dell’Interno, Piantedosi“. “L’episodio del selvaggio pestaggio a Bressanone da parte di studenti di una scuola in lingua tedesca di un ragazzo accusato di essere ‘italiano’ non può lasciare indifferenti – ha detto il deputato – e richiama la necessità di tutte le forze politiche a dichiarare il proprio sdegno e la propria condanna senza se e senza ma”.

Secondo il padre di Alex, “la gioventù d’oggi deve ritrovare il rispetto, perché senza rispetto non si va da nessuna parte. Non ci si può comportare e rivolgere così. E questo vale per tutti i giovani”. I genitori del 18enne hanno annunciato che presenteranno denuncia. “In una situazione come questa sono costretto ad agire. Lo devo per mio figlio e lo devo anche per lo sviluppo di tanti altri ragazzi, che devono imparare che così non si va avanti”, conclude D’Alberto.

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