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Attentato a New Orleans, il direttore dell’antiterrorismo di Trump avverte l’Italia: “Siete un obiettivo, avete il Vaticano”

Il responsabile della futura amministrazione sostiene che la questione "vale per qualsiasi nazione che faccia parte della civiltà occidentale"
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Anche l’Italia è tra gli obiettivi del terrorismo islamista. A lanciare l’allarme sui rischi di nuovi attacchi, dopo quelli registrati a Berlino e a New Orleans, è Sebastian Gorka, pronto a tornare alla Casa Bianca come direttore dell’antiterrorismo nell’amministrazione Trump. In un’intervista a Repubblica, il membro della squadra del tycoon ha parlato chiaramente: “Siamo sul fronte della guerra al terrore“.

Il 54enne nato in Regno Unito ha commentato così quanto avvenuto negli Stati Uniti, dove l’attentatore, il veterano di guerra Shamsud-Din Jabbar, si è lanciato col suo pick-up contro la folla uccidendo 15 persone e portando con sé una bandiera dello Stato Islamico. E ha poi aggiunto che l’episodio non è altro che l’ennesimo caso di terrorismo avvenuto “grazie all’apertura dei nostri confini da parte di Kamala Harris e Joe Biden“.

Gorka ha voluto avvertire anche Roma, sostenendo che anche l’Italia potrebbe diventare un obiettivo sensibile per la presenza del Vaticano. “Lo stesso problema vale per qualsiasi nazione che faccia parte della civiltà occidentale – ha detto – Siamo la civiltà più grande e più libera del pianeta. La vostra vicinanza ai focolai della radicalizzazione jihadista e il fatto che ospitate il Vaticano accrescono la minaccia per l’Italia”. Per questo ha voluto dare un consiglio al governo italiano: “Lavorate a stretto contatto con la futura amministrazione Trump e impegnatevi per convincere gli altri Stati membri dell’Unione europea a migliorare il controllo di chiunque attraversi il vostro territorio”.

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