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Il sindaco di Corbetta annuncia che Morata ha preso casa in paese. L’attaccante infuriato: “Violi la mia privacy, costretto ad andarmene”

"Grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini": il rossonero sbotta dopo l'"originale" annuncio del sindaco sui social
Il sindaco di Corbetta annuncia che Morata ha preso casa in paese. L’attaccante infuriato: “Violi la mia privacy, costretto ad andarmene”
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Doveva essere un annuncio “moderno” in stile Fabrizio Romano, giornalista e insider sportivo: “Alvaro Morata è di Corbetta, Here we go!”, scrive il sindaco Marco Ballarini. Ora, però, l’attaccante del Milan è costretto a cambiare casa. Tutto per colpa di una leggerezza. “Il campione è un nostro nuovo concittadino. Here we go! Il bomber del Milan sta ultimando le pratiche per il trasferimento nelle sua nuova (meravigliosa) casa nella nostra città. Sono un tifosissimo dell’Inter, ma con piacere do il benvenuto ad Alvaro Morata nella nostra grande famiglia di Corbetta!”. Morata non ha di certo apprezzato il simpatico (questa l’intenzione del primo cittadino) post e la replica sui social è stata inevitabile.

La risposta di Morata e lo sfottò del sindaco
“Egregio signor sindaco, la ringrazio per aver violato la mia privacy. Fortunatamente non possiedo alcun bene di valore, l’unico tesoro sono i miei figli la cui incolumità è stata da lei turbata. Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi trovo a dover cambiare casa nell’immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini”. Questo il duro commento del centravanti spagnolo: nelle scorse settimane aveva scelto di trasferirsi a Corbetta, comune dell’hinterland milanese vicino a Magenta, un paese comodo anche per raggiungere San Siro. La trovata social non è stata per nulla gradita ma, il sindaco non si è tirato indietro e ha ulteriormente alimentato la questione. Come detto nel suo post, Ballarini è grande tifoso dell’Inter. Sulle storie ha condiviso lo stemma del club nerazzurro e delle mani che salutano: lo sfottò è servito.

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