È a Traversara, frazione del Comune di Bagnacavallo, la situazione più grave delle piogge che hanno colpito la Romagna nelle ultime 24 ore, coinvolgendo una parte delle zone che erano già state funestate dall’alluvione del 2023. In tarda mattinata il Lamone ha infatti rotto gli argini, allagando il paese. Ci sono due persone disperse per le quali sono in corso le ricerche. È ancora in corso il recupero delle persone dalle case con gli elicotteri. Anche la campagna e le cascine nelle zone circostanti sono allagate, con acqua corrente nelle strade. Alcune case sono crollate travolte dalla forza dell’acqua
Cronaca - 19 Settembre 2024
Alluvione Emilia Romagna, le immagini di Traversara allagata girate dall’elicottero della polizia
La Playlist Cronaca
- 12:24 - E.Romagna: Renzi, 'non pongo veti all'ingresso di Conte a sostegno di De Pascale'
Roma, 3 ott (Adnkronos) - "Conte dice, Renzi in Emilia Romagna non lo voglio. Suggestivo. In Emilia Romagna abbiamo sostenuto Bonaccini per 10 anni, avevamo un assessore e tre consiglieri regionali. Conte è all'opposizione di Bonaccini". Lo ha detto Matteo Renzi a L'aria che tira, su La7, sulle regionali in Emilia Romagna.
"Noi non dobbiamo entrare in maggioranza, sono i 5 stelle che sono all'opposizione e devono entrare. Dice, metti veti? No. Portino voti, se li hanno. Io voglio far vincere De Pascale, è Conte che vuol far perdere Schlein", ha aggiunto il leader di Iv.
"Noi saremo sulla scheda con il nostro simbolo, non abbiamo veti ma non andiamo via da casa nostra e non pensiamo che un occupatore abusivo dal punto di vista politico venga a dire a noi dove dobbiamo stare -ha proseguito Renzi-. Avevo qualche dubbio se presentare la nostra lista in Emilia Romagna, Conte me li ha tolti tutti i dubbi. Se ci vuole stare bene, se no è un problema suo. Quella è la casa che noi abbiamo contribuito a costruire, Conte l'ha bombardata dall'opposizione".
- 12:19 - Terremoto, Castelli: "4,2 miliardi per la ricostruzione pubblica, 20mila i cantieri già completati"
Siena, 3 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "In questi 18 mesi da commissario del governo abbiamo lavorato senza sosta con i presidenti delle Regioni Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio, per la ricostruzione e la rinascita dei territori dell'Appennino centrale colpiti dal sisma del 2016. C'è stato un decisivo lavoro di squadra". Così Giulio Castelli, commissario straordinario Sisma Centro Italia 2016, ha ripercorso il lavoro fatto durante il terremoto, intervenendo alla seconda giornata del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena.,
"C'erano tre grandi crisi - sottolinea - sismica climatica e demografica. Sono circa 20mila i cantieri autorizzati e 11mila quelli già completati. Stiamo lavorando per riportare i cittadini nelle loro case. Le richieste di contributo presentate per la ricostruzione privata sono 31mila, per quasi 14 miliardi di euro di valore complessivo. Per la ricostruzione pubblica sono stati stanziati 4 miliardi e 200 milioni di euro per oltre 3.500 interventi. Complessivamente è stato avviato il 95% delle opere programmate. Si lavora per Città e Paesi sicuri, sostenibili e connessi".
"Grazie al NextAppennino (programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016) - spiega - sono stati stanziati 1 miliardo e 80 milioni di euro per oltre 870 interventi. Sono state assegnate risorse per 700 milioni per il rilancio economico e sociale. Ad oggi a sostegno delle imprese sono state garantite concessioni per quasi 500 milioni di euro, per 1400 progetti. E' stato stanziato 1 miliardo e mezzo per oltre 450 interventi di edilizia scolastica, 62 milioni per la ricerca universitaria. Con 71 milioni sono stati finanziati 22 comunità energetiche rinnovabili. La rinascita, inoltre, passa anche per le strade con 300 milioni di euro per la struttura viaria".
"La professionalità degli ingegneri fa parte delle soluzioni al problema della prevenzione. La prevenzione deve essere infatti oggetto di formazione, di specializzazione, ma anche di sensibilizzazione culturale. L'ingegnere è un portatore sano di questo messaggio. Ringrazio - sottolinea - per l'apporto che quotidianamente viene dato dagli ingegneri a questa complessa opera di ricostruzione dopo il sisma del 2016, che ha visto 70.000 edifici lesionati, 1.200 edifici di culto, 5.000 beni culturali. E' stata una devastazione che però ha consentito anche di introdurre metodiche sperimentali e di innovazione che fanno di questa ricostruzione, spero di poter dire, un grande contributo all'ingegneria sismica italiana".
- 12:16 - **Stellantis: al via tavolo comune opposizioni su emergenze e per costruire piano industriale'**
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - Questa mattina, alla presenza di Stefano Patuanelli, Carlo Calenda, Antonio Misiani, Marco Grimaldi e Francesca Ghirra, si è svolto un incontro che ha messo le basi per un lavoro parlamentare e politico comune sul tema dell’automotive. Al centro dell’incontro ci sono stati principalmente due punti: dare una risposta alle emergenze odierne del settore, a partire dalla questione Stellantis; per arrivare alla costruzione comune di un piano industriale a medio e lungo termine, per ridare al settore dell’automotive la centralità che ha sempre avuto. Un ruolo essenziale per un settore industriale chiave nel futuro dell’Italia. Il tavolo si aggiornerà a stretto giro.
- 12:14 - Autonomia: De Cristofaro (Avs), 'Zaia e Calderoli se la suonano e cantano da soli'
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - "L’Autonomia differenziata è il loro cruccio, da sempre. La battaglia della vita. Sono riusciti a farla approvare dal Parlamento e ora non vedono l’ora di applicarla, scalpitano. Però il clima nella maggioranza è di tiepida freddezza, se non di aperta ostilità, e allora si inventano di tutto, forzano la mano. E quindi oggi in pompa magna il ministro leghista Calderoli incontra il presidente leghista del Veneto Zaia per aprire platealmente il negoziato tra Stato e Regioni sul trasferimento delle ‘materie non Lep’. Materie che, secondo l’interpretazione leghista, lo Stato potrebbe già trasferire". Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
"Peccato che stiamo parlando di materie importantissime come il commercio con l’estero, la Protezione Civile, i rapporti internazionali e con l'Ue della Regione, le professioni, la Previdenza complementare e integrativa, il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Materie - prosegue -che se passate dallo Stato alle Regioni creerebbero una serie infinita di problemi e su cui si sono concentrate le critiche di Forza Italia".
"L’Incontro di oggi è un vero e proprio sfregio all’unità nazionale e a diritti e prestazioni uguali per tutti. Calderoli e Zaia se la cantano e se la suonano da soli in attesa di capire cosa succederà di questa sciagurata legge, stretta tra le richieste di referendum delle regioni e di quello abrogativo totale promosso da un ampio fronte politico, sindacale e della società civile e sottoscritto da oltre un milione di italiani. Ovviamente il tutto con il Parlamento tenuto all’oscuro", conclude.
- 12:14 - Migranti: Lupi (Nm), 'decreto flussi modo migliore per contrastare clandestini'
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - "Il decreto flussi e’ il modo migliore per contrastare l’immigrazione clandestina e dare un lavoro dignitoso ed un progetto di vita a chi arriva in Italia. Bisogna proseguire su questa strada, anche perché e’ un elemento positivo sia per la società sia per l’economia, ed aumentare gli accordi internazionali per accogliere progressivamente più persone". Così Maurizio Lupi, leader di Noi moderati.
- 12:13 - Ferrovie: Cattaneo (Fi), 'no a strumentalizzazioni'
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - "Su quella linea ferroviaria dell’alta velocità vengono spesso effettuate manutenzione tecniche e può esserci un errore umano, con questo non voglio colpevolizzare nessuno. Ma quando su una linea devono passare decine e decine di treni a una velocità di 300 km/h, la linea non può essere riaperta senza aver fatto tutte le verifiche necessarie. È chiaro che certi errori non devono avvenire, ma il ministro Salvini ha spiegato esattamente come sono andate le cose, rendendosi immediatamente disponibile e intervenendo in aula alla Camera". Così Alessandro Cattaneo intervenendo a Metropolis su Repubblica TV sul caos treni di ieri.
"Sull'alta velocità, è vero, si registrano spesso difficoltà – ha concluso - magari per problemi di manutenzione o di traffico che dovrebbe essere alleggerito. Ma l’opposizione non può attaccarsi a una giornata nera".
- 12:07 - Pellicer (Ivi): “Sono cambiate le priorità per le coppie, serve il welfare per sostenere la natalità”
(Adnkronos) - “Sono cambiate le priorità. In generale si è creato un contesto meno favorevole alla natalità. In Italia, come in Spagna, le coppie tendono a posticipare la genitorialità a causa di molteplici fattori socioeconomici. La donna ha fatto passi avanti in termini di empowerment, assumendosi responsabilità in ambito professionale che prima erano prerogativa maschile. La maternità non è più vista come una tappa obbligatoria, ma come una scelta consapevole. Ma questo, per la mancanza di un sostegno concreto da parte delle istituzioni, rende più difficile, per chi desidera avere figli, farlo in un’età biologicamente ottimale”. Così Antonio Pellicer, presidente e fondatore del Gruppo IVI e uno dei massimi esperti in Pma d’Europa, analizza con l’Adnkronos i fattori che incidono sull’attuale trend demografico.
Sono i numeri della procreazione medicalmente assistita a mostrare quanto sia cambiato il contesto. Dal 2010 a oggi, l’età media al parto delle donne italiane è salita da 31 a oltre 33 anni. In vent’anni è quasi raddoppiata la richiesta di trattamenti per la procreazione medicalmente assistita (pma) che ha fatto nascere più di 200mila bambini nel nostro Paese. Ma il Registro nazionale della pma mostra anche un dato preoccupante. L’età media delle donne che si sottopongono a cicli di pma è aumentata considerevolmente, passando dai 34 anni nel 2005 ai 37 anni nel 2022. Questo cambiamento si riflette anche nella crescente percentuale di donne sopra i 40 anni che accedono a tali trattamenti, che è passato, in due decenni, dal 20,7% al 34% nel 2022. Questo spostamento verso un’età più avanzata non è solo un dato statistico, ma lo specchio di un mutamento sociale più ampio.
“È avvenuto un cambiamento significativo nel modo in cui le nuove generazioni percepiscono la genitorialità – sottolinea il professor Pellicer – in passato, avere figli era spesso visto come un obbligo sociale, una tappa inevitabile della vita adulta. Oggi, invece, le giovani generazioni non sentono più questo peso e non desiderano essere forzate a fare questa scelta. La genitorialità è diventata una decisione consapevole e ponderata, che si colloca in un contesto di valori e condizioni di vita molto diverse rispetto al passato. Per favorire la genitorialità – suggerisce Pellicer – la società dovrebbe creare un contesto favorevole in cui la scelta di avere figli possa essere libera e supportata da politiche che garantiscano benessere e sicurezza per le famiglie. Le coppie che desiderano avere dei figli, nonostante tutto, sono tante, ma questa scelta è strettamente legata alla volontà di poter garantire ai propri figli un ambiente in cui possano crescere in condizioni di benessere. In questo contesto, il percorso di carriera e la realizzazione personale giocano un ruolo fondamentale.
“Infatti, al crescere dell’importanza della carriera e del valore della realizzazione personale non è corrisposto un adeguato sviluppo del welfare, di strumenti di supporto e di aiuto. Al termine degli studi universitari – spiega – le donne sono nel picco della fertilità, ma entrambi i partner sono all’inizio del percorso per raggiungere l’indipendenza e la stabilità economica, comprare casa è più difficile, e così passano gli anni. Il risultato è che le coppie spesso scelgono di avere figli in un momento che per loro sembra ideale, ma che biologicamente potrebbe risultare tardivo”. Nella nostra società il desiderio di un figlio si affaccia a più di trent’anni, ma “c’è un orologio biologico che nessuno può fermare – sottolinea Pellicer – In questo contesto, la medicina della riproduzione, pur non essendo sempre la soluzione, potrebbe aiutare a invertire la rotta. Le coppie, però, dovrebbero essere aiutate maggiormente nel loro percorso di cura dell’infertilità con migliore informazione”.
È importante, ad esempio sapere che “dopo i 36-37 anni, la qualità degli ovuli tende a peggiorare, rendendo più difficile il concepimento. La pma offre una soluzione quando l’età, o altri fattori biologici, riducono le possibilità di concepire naturalmente, ma la chiave è la consapevolezza. Congelare gli ovuli sani quando si hanno trent’anni permette di preservare la fertilità per il futuro. Mentre infatti la qualità degli ovuli diminuisce con l’età, la capacità dell’utero di portare avanti una gravidanza si mantiene fino ai 45-48 anni. Con la pma, inoltre, è possibile selezionare gli ovuli migliori e gli embrioni sani, per aumentare le possibilità di successo, e ridurre i tempi per ottenere una gravidanza. Fino ai 38 anni, con le tecniche di fecondazione si ottengono il 50% di embrioni sani, a 42 anni, solo il 30% si può impiantare, il 70% infatti non sono sani, ma a 44 anni la percentuale di embrioni utili si riduce al 10%. Questo è l’orologio biologico”.
Nel caso in cui la qualità degli ovuli di una aspirante madre non fossero di buona qualità o fossero falliti ti i tentativi precedenti, è possibile ricorrere alla pma eterologa che prevede l’impiego di ovuli donati da una donna esterna alla coppia. “In questo caso – evidenzia Pellicer – la percentuale di successo diventa superiore al 90% se si utilizzano almeno 3 embrioni, offrendo a molte coppie la possibilità di realizzare il sogno di avere un figlio”. Un’altra cosa che può fare la pma è accorciare i tempi per il concepimento. “Ogni mese, la probabilità di una coppia, all’apice della fertilità, quindi tra i 23 e 25 anni, di avere un figlio naturalmente, è intorno al 22%, ma intensificandosi rapporti, aumenta la probabilità di avere una gravidanza. Nel caso della Pma, la gravidanza inizia proprio nel momento in cui l’embrione è posto in utero con una probabilità del 65%. Per arrivare al 90% sono necessari 3 embrioni: se infatti il primo tentativo non va a buon fine, si può provare il mese successivo e, nell’altro. Arriviamo addirittura al 98% con 5 embrioni”.
Attenzione, però. “Dobbiamo essere onesti – avverte Pellicer – Nonostante i progressi della medicina riproduttiva, è sempre meglio cercare di avere figli prima dei 37 anni, quando la fertilità è ancora alta. La Pma non può sostituire l’importanza di incentivare la ricerca di un figlio in età più giovane. Anche nei Paesi più avanzati nel campo della Pma, come Danimarca e Spagna – precisa il professore – solo il 10-11% dei bambini nasce grazie a queste tecniche. In Italia siamo introno al 4%. In ogni caso, il 90% e oltre dei nuovi nati arrivano da gravidanze naturali. Questo significa che il supporto alla natalità deve essere integrato da politiche sociali e culturali solide – non bonus una tantum ma servizi e sgravi fiscali – che incoraggino le coppie a diventare genitori quando hanno un’età biologicamente più favorevole”.