Il mondo FQ

Mondo

Ultimo aggiornamento: 16:38 del 8 Maggio 2024

Voci di Gaza – “A Rafah la gente è disperata, smonta le tende senza sapere dove andare. Fugge con i furgoncini o con i carretti degli asini”

Icona dei commenti Commenti

Il nuovo ordine di evacuazione arrivato dall’esercito israeliano e diretto alla popolazione dei quartieri orientali di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha gettato nella disperazione centinaia di migliaia di persone, già sfollate più volte dalle loro case o dai loro rifugi. Tanti avevano riposto le loro speranza dei colloqui al Cairo. “Speravamo che qualcosa potesse accadere nelle trattative per il cessate il fuoco, che finalmente potesse arrivare un po’ di pace” racconta un’operatrice Oxfam a Gaza, in una testimonianza audio. “E invece è arrivato un nuovo ordine di lasciare le proprie case. Vedo le persone che smontano le tende nella disperazione e nell’incertezza di dove andare. Corrono per le strade, alcuni sui camioncini, alcuni sui carretti degli asini”. A Rafah si è rifugiato un milione e mezzo di persone, che lì vivono in condizioni drammatiche e precarie. Ora le forze israeliane hanno chiesto loro l’ennesimo spostamento in una zona umanitaria ampliata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis. “E ora dove dobbiamo andare? La gente è scioccata e disperata

Il racconto Voci di Gaza fa parte di una serie di testimonianze raccolte dagli operatori e dai manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che stanno pagando il prezzo più alto del conflitto.

LA PETIZIONE – Oxfam ha lanciato una raccolta firme (si può aderire qui) per “fermare tutti i trasferimenti di armi, componenti e munizioni utilizzate per alimentare la crisi a Gaza”. Un appello rivolto ai governi perché non siano “complici delle continue violazioni del diritto internazionale, adempiendo ai loro obblighi legali e garantendo un cessate il fuoco permanente al più presto”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione