Il fondatore di Ftx Sam Bankman-Fried è stato condannato a 25 anni di prigione per frode

Il fondatore di Ftx Sam Bankman-Fried è stato condannato a 25 anni di prigione per frode legata al collasso della sua piattaforma di scambio tra valute digitali e monete tradizionali. L’ex “re delle criptovalute”, 32 anni. è stato ritenuto colpevole di aver rubato miliardi di dollari ai clienti della sua piattaforma e di aver frodato investitori e finanziatori della sua società di investimenti in criptovalute Alameda Research. La pena è pesante, Sam Bankman-Fried uscirà di prigione a 57 anni, ma è andata bene. L’accusa aveva chiesto fra i 40 e i 50 anni, la sua difesa sei. I sei capi di accusa per i quali è stato rinvenuto colpevole dalla giuria comportano fino a un massimo di 110 anni dietro le sbarre.

“Mi dispiace, mi dispiace per quello che è accaduto”, ha detto il condannato nel corso dell’udienza. I pubblici ministeri hanno affermato in udienza che quella commessa è una delle più grandi frodi finanziarie nella storia degli Stati Uniti. Alimentato dall’avidità e dall’arroganza, ha utilizzato il denaro degli altri per finanziare il suo stile di vita sontuoso, fare investimenti rischiosi e perseguire la sua agenda politica. “Continueremo a batterci per nostro figlio”, affermano i genitori di Sam Bankman-Friedman.

In passato altri finanzieri sono stati condannati a lunghe reclusioni. Il triste record spetta al Bernie Madoff condannato a 150 anni di reclusione e poi morto in carcere per cause naturali nel 2021. Bernard Ebbers di WorldCom fu condannato a 25 anni. Stessa pena per Dennis Kozlowski, amministratore delegato di Tyco mentre Jeffrey Skilling di Enron se la cavò con 14 anni. Bankman-Fried ha fondato Ftx nel 2019 . L’azienda ha avuto una crescita esplosiva, in scia alla crescente popolarità nel trading di criptovalute. La piattaforma è stata pubblicizzata da star del calibro di Tom Brady, la superstar del football americano. Nel novembre 2022 sono emerse le prime irregolarità contabili che hanno provocato una “corsa agli sportelli virtuali” che ha provocato la rapida bancarotta della società.