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Si aggrava la crisi delle criptovalute. Ftx ormai in bancarotta chiede il ricorso alla procedura fallimentare

Le autorità di Giappone, Australia e Bahamas, giurisdizione segreta dove ha sede Ftx, hanno preso provvedimenti mentre crescevano le preoccupazioni che i clienti in una delle più grandi sedi di asset digitali del mondo potessero subire gravi perdite.  Cipro si appresta a revocare la licenzia che ha permesso alla società di operare in Europa
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Dopo la tregua di ieri, favorita dal rimbalzo generalizzato dei mercati, riprende la discesa delle valute digitali. Il bitcoin scende di oltre il 6% e torna sotto i 17mila dollari. Calo analogo per Ether. A tenere banco è la crisi della piattaforma Ftx (e dalla collegata Alameda Research) alla disperata ricerca di 8 miliardi di dollari per scongiurare la bancarotta. Binance, il più grande trader di monete digitali al mondo, ha ritirato un’offerta avanzata martedì scorso dopo aver visionato più nel dettaglio i conti della società che oggi ha chiesto di poter accedere alla procedura fallimentare statunitense (Chapter 11). Un anno fa la capitalizzazione complessiva dell’universo criptovalute si avvicinava a 3mila miliardi di dollari, oggi è al di sotto dei mille miliardi. C’è chi parla della Lehman Brothers delle criptovalute, a differenza del crac della sesta banca d’affari al mondo però qui non c’è nessuna banca centrale che può intervenire per arginare il contagio.

Lo stesso fondatore di Binance Changpeng Zhao ha avvisato del serio pericolo di un effetto domino, pur dicendosi convinto che “il mercato guarirà da solo”. Ma la stessa Binance evidenzia gravi criticità. Dei 74,6 miliardi di dollari definiti patrimonio netto, circa 23 miliardi sono costituiti dalla sua stessa moneta digitale Busd e altri 6,4 miliardi nella sua Binance Coin.

Oggi la piattaforma BlockFi ha annunciato la sospensione dei prelievi dei clienti. Il broker Genesis ha chiesto 140 milioni di dollari alla società “parente” Digital Currency per far fronte alle perdite derivanti dagli investimenti nel gruppo fallito. “La crisi che ha travolto Ftx, con il crollo degli scambi, si diffonderà nell’ecosistema delle risorse digitali, ma i rischi di contagio per la finanza tradizionale sembrano per ora contenuti”, scrive in una nota S&P Global Ratings, che evidenzia anche come l’effetto della crisi sarà anche quello di velocizzare l’adozione di normative più stingenti per il settore.

Le autorità di Giappone, Australia e Bahamas, giurisdizione segreta dove ha sede Ftx, hanno preso provvedimenti mentre crescevano le preoccupazioni che i clienti in una delle più grandi sedi di asset digitali del mondo potessero subire gravi perdite. Tra i coinvolti ci sono la giapponese SoftBank, che prevede di svalutare il suo investimento da 100 milioni di dollari , ha detto venerdì una persona che ha familiarità con la questione. L’autorità delle Bahamas è intervenuta ieri congelando gli asset di Ftx Digital Markets, in vista di possibili rivendicazioni dei creditori. A muoversi è anche la Sec statunitense che sta indagando sul fondatore della società Sam Bankman-Fried. Cipro ha revocato la licenza che ha permesso a Ftx di operare nei paesi dell’Unione europea.

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