“Abbiamo sentito e visto questo attacco oggi. Vedete con chi abbiamo a che fare. A loro non importa dove colpiscono. So che ci sono state delle vittime. Non conosco i dettagli, ma so che ci sono morti e feriti”. Sono le parole con cui il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato della grande esplosione registrata a Odessa, proprio dove era previsto un incontro con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Un missile russo è stato lanciato contro il corteo di auto diretto all’incontro dei due presidenti nella città ucraina provocando almeno 5 vittime, secondo il portavoce della Marina ucraina Dmitry Pletenchuk.

Secondo le fonti, l’esplosione è avvenuta vicino al porto della città, a circa 150 metri dal corteo ed è stata preceduta da un allarme aereo. I media greci fanno sapere che tutti i membri sono illesi e che l’incontro, “dall’alto valore simbolico” e di solidarietà di Atene verso l’Ucraina, si è svolto come programmato. “Alla fine, abbiamo sentito il suono delle sirene dei raid aerei e delle esplosioni molto vicino a noi. Non abbiamo avuto il tempo di andare nei rifugi”, ha affermato Mitsotakis parlando dell’esplosione come di “un’esperienza impressionante“.

Nella conferenza stampa al termine del suo incontro a Odessa con il presidente Zelensky il premier greco ha dichiarato che “tutta l’Europa sostiene la lotta dell’Ucraina per la libertà e l’indipendenza. E naturalmente la Grecia non può essere esente da questo sforzo”. Mitsotakis nel corso della sua visita, che non era stata annunciata dal governo greco, ha prima visitato il porto di Odessa, dove è stato ricevuto dal presidente ucraino che lo ha informato sul funzionamento del corridoio di esportazione dei cereali attraverso il Mar Nero. Poi si è recato nell’edificio dell’amministrazione portuale di Odessa, dove in un incontro individuale ha ribadito il continuo sostegno di Atene a Kiev.

Mitsotakis ha poi sottolineato la volontà della Grecia di partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina, con particolare attenzione a Odessa, una città legata culturalmente e storicamente al Paese mediterraneo. “Sono voluto venire soprattutto a Odessa per farvi sapere che vi siamo vicini, sosteniamo l’Ucraina e vi sosteniamo anche nella lotta che state facendo per mantenere vive le vostre radici greche”, ha dichiarato Mitsotakis.

Quanto accaduto però ha scatenato le reazioni di vari leader europei. Per primo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che in un tweet scrive: “L’attacco a Odessa durante la visita del presidente Volodymyr Zelensky e del primo ministro Kyriakos Mitsotakis è un altro segno delle tattiche vigliacche della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Ciò è riprovevole e addirittura al di sotto delle regole del Cremlino”. Si pronuncia su X anche il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni: “I droni russi a Odessa contro il corteo delle auto di Zelensky e del premier greco Mitsotakis. Erano insieme per commemorare le vittime di un altro attacco russo. Vergogna!”. “Condanno fermamente il vile attacco contro Odessa da parte della Russia durante la visita di Volodymyr Zelensky e Kyriakos Mitsotakis”, è il commento della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Che conclude: “Nessuno è intimidito da questo nuovo tentativo di terrorismo, certamente non i due leader sul campo né il coraggioso popolo ucraino. Più che mai, siamo al fianco dell’Ucraina”.

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