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Morto operaio di una ditta esterna nello stabilimento Stellantis dell’Avellinese. È la 148esima vittima sul lavoro del 2024

Le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic ed Uglm di Avellino e le Rsa dello stabilimento irpino hanno proclamato sciopero per l’intera giornata
Morto operaio di una ditta esterna nello stabilimento Stellantis dell’Avellinese. È la 148esima vittima sul lavoro del 2024
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Un operaio di 52 anni è morto nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino), nell’area industriale di Pianodardine. Domenico Fatigati, dipendente di una ditta esterna, è rimasto schiacciato da un macchinario, secondo le prime notizie. Le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic ed Uglm di Avellino e le Rsa dello stabilimento irpino hanno proclamato sciopero per l’intera giornata. Stando agli ultimi dati si tratta della 148esima vittima del 2024, contando anche l’operaio edile ucciso dal crollo di un muro ieri a Palermo. Venerdì scorso la strage nel cantiere fiorentino in cui si stava costruendo un supermercato Esselunga: cinque gli operai travolti dal crollo di un’enorme trave di cemento.

Nel 2023 le ispezioni hanno fatto emergere irregolarità nel 76% dei casi in edilizia e in più dell’85% dei casi nei lavori collegati al Superbonus 110%. Il governo lunedì 26 febbraio vedrà i sindacati e le imprese, convocate a Palazzo Chigi a partire dalle 8.30, e ha annunciato di voler accelerare il varo di un decreto (previsto dal Pnrr) per rafforzare salute e sicurezza sul lavoro. Sul tavolo c’è l’interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza. E per le imprese irregolari lo stop ai benefici fiscali e contributivi. In arrivo l’inasprimento delle sanzioni amministrative sul lavoro nero e irregolare e la ripenalizzazione di appalto, subappalto e somministrazione illecita. No invece all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, su cui si è detto “contrario” il ministro della Giustizia, Carlo Nordio con la motivazione che la previsione dell’omicidio stradale non ha fatto diminuire gli incidenti. Si ragiona invece su una norma di coordinamento delle procure della Repubblica sulle attività di indagini.

I leader di Cgil e Uil, nella giornata dello sciopero di due ore proclamato insieme agli edili e ai metalmeccanici, hanno manifestato proprio a Firenze nella zona del cantiere della tragedia. Chiedendo al governo che si apra “una trattativa seria”. Nel mirino gli appalti al massimo ribasso e i subappalti a cascata liberalizzati dal Codice dei contratti pubblici dopo che la Ue aveva aperto una procedura di infrazione contro l’Italia, la richiesta di investire di più sulla prevenzione, l’estensione delle tutele previste negli appalti pubblici agli appalti privati, l’istituzione della patente a punti.

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