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“Il taglio dei fondi all’Unrwa mette a rischio la sopravvivenza di 2 milioni di persone a Gaza”: l’allarme di Oxfam e altre 19 ong

“Il taglio dei fondi all’Unrwa mette a rischio la sopravvivenza di 2 milioni di persone a Gaza”: l’allarme di Oxfam e altre 19 ong
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“La sospensione dei finanziamenti all’Unrwa da parte dei maggiori donatori è molto preoccupante e rischia di avere conseguenze umanitarie disastrose”. È l’allarme lanciato da Oxfam insieme ad altre 19 organizzazioni umanitarie di fronte agli annunciati tagli degli stanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite, che rappresenta il principale fornitore di aiuti per milioni di palestinesi a Gaza e nella regione. La sospensione dei finanziamenti, si legge nell’appello, avrà un forte impatto sulla capacità di portare aiuti essenziali a oltre 2 milioni di civili a Gaza, di cui oltre la metà sono bambini.

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“La popolazione in questo momento è sull’orlo della carestia, esposta al rischio di epidemie, a causa dei bombardamenti indiscriminati da parte di Israele e della scelta deliberata di impedire l’ingresso degli aiuti nella Striscia. Accogliamo con favore la rapida indagine avviata dall’Unrwa sul presunto coinvolgimento di un esiguo numero di membri del personale delle Nazioni Unite negli attacchi del 7 ottobre. Tuttavia siamo scioccati dalla sconsiderata decisione di privare un intero popolo di un’ancora di salvezza. Una scelta operata da alcuni di quegli stessi di Paesi che avevano chiesto di intensificare l’ingresso degli aiuti a Gaza e di garantire la sicurezza degli operatori umanitari al lavoro per rispondere alla catastrofe umanitaria in corso. Una decisione, che tra l’altro arriva all’indomani della pronuncia della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, in cui viene ordinata un’azione immediata ed efficace per garantire la fornitura di assistenza umanitaria ai civili di Gaza”.

Le ong ricordano inoltre a oggi siano stati uccisi 152 membri del personale Unrwa, mentre 145 strutture gestite dall’agenzia sono state danneggiate dai bombardamenti.La sospensione dei fondi rischia di privare del tutto la popolazione di cibo, acqua, assistenza e forniture mediche, istruzione e un riparo. Esortiamo quindi i Paesi donatori, inclusa l’Italia, a riaffermare il sostegno al lavoro che l’Unrwa e i suoi partner svolgono per aiutare la popolazione palestinese a sopravvivere a una delle peggiori catastrofi umanitarie dei nostri tempi”.

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