La Banca centrale europea lascia invariati i tassi di interesse. La prima riunione del Consiglio direttivo del 2024 ha stabilito che quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. Al momento, l’Eurotower continua a non fissare date per un possibile taglio. Sarebbe “prematuro”, ha spiegato la presidente Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte. Ribadendo che le decisioni del Consiglio direttivo restano “dipendenti dei dati” e non sono legate a una tempistica specifica. Di conseguenza, la Bce non può “offrire un calendario a lungo termine per i movimenti dei tassi”.

Su un possibile taglio dei tassi in estate, la presidente della Bce ha ribadito quanto dichiarato a Davos parlando di una “probabilità“, ma ha sottolineato che non c’è una discussione in questo senso, evidenziando la necessita di procedere in modo “cauto”. L’inflazione è diminuita – raggiungendo il 2,9% a dicembre dopo aver raggiunto il picco del 10,6% nell’ottobre 2022 – e si prevede che continuerà a rallentare quest’anno. Gli ultimi dati, dunque, confermano il percorso verso l’obiettivo dell’inflazione al 2% fissato da Francoforte. La presidente ha però sottolineato che gli sconvolgimenti legati alla guerra tra Israele e Hamas, oltre agli attacchi alle navi nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi dello Yemen, potrebbero interrompere questi progressi. “Dobbiamo essere più avanti nel processo di disinflazione prima di poter essere sufficientemente sicuri che l’inflazione raggiungerà effettivamente l’obiettivo in modo tempestivo”.

Nel prendere le prossime decisioni si guarderà poi anche ad altri dati: “Dalle retribuzioni alla produzione industriale e al commercio al dettaglio. Ma anche ai dati di bilancio dei paesi dell’Eurozona: abbiamo visto che alcuni si sono impegnati a rivedere i sussidi per i costi energetici. E poi guarderemo anche al consolidamento fiscale rispetto ai bilanci che sono stati sottoposti” alla Commissione Europea”, ha detto Lagarde rispondendo a una domanda sulle critiche del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che in un’intervista lamentava rischi di recessione in caso di mancato taglio dei tassi.

Durante la conferenza stampa sulle ultime decisioni di politica monetaria della Bce c’è stato anche spazio per un commento di Lagarde sulle critiche nei suoi confronti da parte di alcuni dipendenti della Bce emerse in un recente sondaggio interno all’Eurotower pubblicato da Politico: la maggior parte dei partecipanti ha affermato di non pensare che sia la persona giusta per guidare la Bce e il 50,6% degli intervistati che valuta la sua performance complessiva nella prima metà del suo mandato di otto anni. come “molto scarsa” o “scarsa”. L’avvocata francese ha replicato di vedere il bicchiere mezzo pieno perché “una larga maggioranza ha risposto di essere felice di lavorare alla Bce. Il 75% ha risposto che consiglierebbe ad un amico di lavorare alla Bce. Questo tipo di risposte mi danno lo slancio per andare avanti e sono quello a cui presto più attenzione”.

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