La situazione coreana, già tesa militarmente, sembra inasprirsi ulteriormente dopo quanto accaduto questa mattina, 5 gennaio. Il Ministero della Difesa della Corea del Sud ha ordinato l’evacuazione dei civili isola di Yeonpyeong e di Baengnyeong come “misura preventiva” dopo che, tra le 9 e le 11 (ora locale), l’esercito di Pyongyang ha sparato più di 200 colpi nelle aree Jangsan-got dell’isola settentrionale di Baengnyeong e nel nord dell’isola di Yeonpyeong.

La Corea del Sud afferma che queste esercitazioni di artiglieria lungo il teso confine marittimo sono un “atto provocatorio che minaccia la pace nella penisola coreana” e violano l’accordo militare del 2018. Ci sono però dei precedenti, infatti nel 2010, Pyongyang ha sparato 170 proiettili di artiglieria su Yeonpyeong, uccidendo quattro persone, tra cui anche due civili, nel primo attacco nordcoreano contro civili dai tempi della guerra di Corea.

La risposta di Seul non si è fatta attendere, il portavoce, il colonnello Lee Sung-jun ha affermato che “l’intera responsabilità di tali situazioni di escalation della crisi ricade sulla Corea del Nord“, chiede con forza che che queste azioni si fermino, continua che “in stretto coordinamento tra Corea del Sud e Stati Uniti, i nostri militari stanno seguendo e monitorando le attività” e che sono annunciate delle “misure corrispondenti alle provocazioni della Corea del Nord”.

L’evacuazione preventiva dell’isola di Yeonpyeong -isola sudcoreana nel Mar Giallo, a circa 80 km a ovest di Incheon e 12 km a sud della provincia nordcoreana di Hwanghae- aveva anche l’obiettivo di una risposta militare. Infatti, come riferisce agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, il Sud ha risposto lanciando a sua volta un esercitazione “con proiettili da guerra da cannoni semoventi K9“, a partire dalle ore 15 locali, quindi circa sei ore dopo. Dal giornale sudcoreano Chosun Ilbo si legge: “Le nostre forze armate hanno condotto esercitazioni di tiro con l’artiglieria sull’isola di Yeonpyeong e sull’isola di Baengnyeong in risposta al fuoco marittimo della Corea del Nord vicino alla Northern Limit Line (NLL) nel Mare Occidentale (Mar Giallo ndr.) dalle 15 di oggi” e poi, che hanno risposto con la massima durezza, inviando anche il doppio dei proiettili rispetto a quelli lanciati dalla Corea del Nord.

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