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Chiara Ferragni e il pandoro, la Guardia di Finanza acquisisce i documenti. E anche la procura di Prato apre un’inchiesta

“Gli accertamenti al momento, riguarderanno i contenuti dell'esposto per truffa nei confronti ‘di una pluralità di individui’, ossia i consumatori, come hanno scritto le associazioni”, ha specificato l’Ansa

di Francesco Canino

Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura, è già al lavoro sull’indagine legata al “pandoro gate” che coinvolge Chiara Ferragni e l’azienda Balocco. Pochi giorni fa, l’Ansa aveva rivelato che le Fiamme Gialle si sarebbero recate negli uffici della Antitrust per raccogliere i documenti necessari ad accertare eventuali irregolarità e stando a quanto riporta oggi Il Sole 24 ore l’acquisizione delle carte sarebbe già cominciata. “Tutta la documentazione, che compone un corposo fascicolo, sarà poi esaminata dalle Fiamme gialle che stenderanno una relazione da consegnare a Fusco”, spiega il quotidiano di Confindustria. Sarà poi il procuratore aggiunto di Milano, Eugenio Fusco, a decidere se e quale reato ipotizzare ed eventualmente fare iscrizioni nel registro degli indagati. Perché, va precisato di nuovo, al momento l’inchiesta è a carico di ignoti e senza titolo di reato ed è stata aperta dopo il deposito di un esposto da parte del Codacons e di Assourt (Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi). “Gli accertamenti al momento, riguarderanno i contenuti dell’esposto per truffa nei confronti ‘di una pluralità di individui’, ossia i consumatori, come hanno scritto le associazioni”, ha specificato l’Ansa.

Quanto al lavoro della Guardia di Finanza, potrebbe durare diversi giorni visto che per l’istruttoria l’Autorità garante della concorrenza – che ha comminato una maximulta da oltre un milione di euro a due società di Chiara Ferragni e circa 400 mila euro alla Balocco – ha infatti raccolto una mole imponente di materiale e dunque l’acquisizione da parte delle Fiamme Gialle sarà lunga.

E mentre la Procura di Milano indaga anche sull’affaire “uova di Pasqua” – Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per compiere accertamenti anche sull’operazione legata alle uova pasquali di Dolci Preziosi – si apre un altro fronte, questa volta a Prato. Secondo quanto riportano Il Tirreno e La Nazione, la procura toscana avrebbe aperto “un fascicolo modello 45, cioè senza ipotesi di reato e senza indagati, per la vicenda legata al pandoro Balocco firmato da Chiara Ferragni”. In questo caso la procuratrice facente funzione Laura Canovai ha aperto l’inchiesta come atto dovuto a seguito dell’esposto il Codacons ha presentato all’autorità giudiziaria in diverse città italiane.

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