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Il lupo non è più “strettamente protetto”: cosa prevede il cambio di status voluto dall’Ue. Per Von der Leyen “i branchi sono un pericolo”

Il lupo non è più “strettamente protetto”: cosa prevede il cambio di status voluto dall’Ue. Per Von der Leyen “i branchi sono un pericolo”
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Non più “strettamente protetto“, ma solo “protetto”. L’eliminazione dell’avverbio riguarda il lupo e il passaggio è voluto dalla Commissione Europea che vuole abbassare lo status di protezione nell’Unione europea del lupo. L’esecutivo Ue presenta una proposta di decisione del Consiglio volta ad adeguare lo status di protezione del lupo in base alla Convenzione internazionale di Berna sulla conservazione della fauna selvatica e degli habitat naturali europei, di cui sono parti l’Ue e i suoi Stati membri. Lo status di protezione del lupo, ricorda la Commissione, è stato stabilito sulla base dei dati scientifici disponibili al momento dei negoziati della Convenzione, nel 1979. Sulla base di un’analisi la Commissione propone di rendere il lupo soltanto “protetto”. La Commissione aveva annunciato nel settembre 2023 che, sulla base dei dati raccolti, avrebbe deciso su una proposta volta a modificare, se giudicato opportuno, lo status di protezione del lupo e ad aggiornare il quadro giuridico, per introdurre, se necessario, ulteriori flessibilità.

La proposta della Commissione corrisponde in gran parte alla posizione espressa dal Parlamento Europeo nella sua risoluzione del 24 novembre 2022. La Commissione “continua a sollecitare le autorità nazionali e locali a intraprendere le azioni necessarie nel quadro attuale, con il sostegno dell’Ue, offrendo loro al contempo una chiara prospettiva di ulteriore flessibilità gestionale, qualora le possibilità esistenti si rivelassero insufficienti”. Per la presidente Ursula von der Leyen, “il ritorno dei lupi è una buona notizia per la biodiversità in Europa. Ma la concentrazione di branchi di lupi in alcune Regioni europee è diventata un pericolo reale, soprattutto per il bestiame. Per gestire più attivamente le concentrazioni critiche di lupi, le autorità locali hanno chiesto maggiore flessibilità. Il livello europeo dovrebbe facilitare questo processo e il processo avviato oggi dalla Commissione rappresenta un passo importante. Sono profondamente convinta che possiamo trovare e che troveremo soluzioni mirate, per proteggere sia la biodiversità che i nostri mezzi di sussistenza rurali”.

Per il commissario all’Ambiente Virginijus Sinkevičius, “la proposta di modificare lo status di protezione dei lupi ai sensi della Convenzione di Berna riconosce la necessità di affrontare le sfide poste dall’aumento delle popolazioni di lupi, pur mantenendo l’obiettivo della conservazione della biodiversità e l’obiettivo di raggiungere e mantenere uno stato di conservazione favorevole della specie. La Commissione continuerà a sostenere le autorità nazionali e locali, con finanziamenti e orientamenti, per promuovere la coesistenza con il lupo e i grandi carnivori in generale. Gli investimenti nelle misure di prevenzione rimangono essenziali per ridurre la predazione del bestiame”. Per il commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, “parlando con gli agricoltori e le comunità rurali, capisco come il ritorno dei lupi abbia presentato sfide significative in una serie di settori, soprattutto per la pastorizia, in un contesto socioeconomico già difficile. La proposta di oggi riflette queste sfide, sulla base di un’analisi approfondita di tutti i dati scientifici e tecnici disponibili”.

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