Il mondo FQ

Iran, bloccato il 70% dei distributori di benzina a causa di un attacco informatico. Rivendicazione da Israele

Iran, bloccato il 70% dei distributori di benzina a causa di un attacco informatico. Rivendicazione da Israele
Icona dei commenti Commenti

Pompe di benzina ferme questa mattina a Teheran e nel resto dell’Iran, uno dei principali produttori di petrolio al mondo. Secondo quanto riferisce il ministero del petrolio, ad essere bloccate sono circa il 70% delle stazioni di servizio. Alla base del malfunzionamento ci sarebbe un attacco informatico, non il primo, a danno della rete di distributiva. C’è anche una prima rivendicazione da parte di un gruppo hacker legato ad Israele. Il gruppo noto come “Gonjeshke Darande”, o “passero predatore”, afferma di aver disabilitato “la maggior parte delle pompe di benzina in tutto l’Iran”. “Questo attacco informatico è la risposta all’aggressione della Repubblica islamica e dei suoi alleati nella regione“, si legge nelle dichiarazioni in farsi e in inglese. “Khamenei, giocare con il fuoco ha un prezzo”. “Gonjeshke Darande” precedentemente aveva rivendicato un attacco informatico alle principali aziende siderurgiche iraniane.

Reza Navar, portavoce dell’associazione dei distributori di benzina iraniani, ha dichiarato che dietro l’interruzione c’è un problema di software. Ha aggiunto che non vi è alcuna carenza di carburante, ma ha invitato gli automobilisti a non recarsi alle stazioni di servizio. La Tv di Stato ha affermato che le stazioni di servizio stanno cercando di fornire carburante manualmente e che ci vorranno almeno 6-7 ore per risolvere i problemi.

Un episodio simile si era verificato a fine 2021 ma il paese è stato spesso oggetto di attacchi informatici di vario genere. Il più noto e micidiale fu Stuxnet, software malevolo messo a punto dalla Nsa statunitense che infettò la centrale nucleare di Natanz con una chiavetta usb. Il virus causò una serie di piccoli malfunzionamenti che finirino per pregiudicare il funzionamento della centrale. Suxnet si diffuse però anche fuori dal suo obiettivo primario creando problemi a infrastruttre di tutto il mondo. Sabato scorso l’agenzia di stampa iraniana Irna ha riferito che un agente del servizio di intelligence israeliano Mossad è stato giustiziato nella provincia iraniana sud-orientale del Sistan-Baluchestan.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione