Il regno dei social

“I giovani sono abituati in genere a comunicare sui social, quindi è più difficile relazionarsi con le persone in genere e con l’altro sesso in particolare”. Del resto, stabilire relazioni con l’altro sesso è sempre stato difficile, soprattutto tra i più giovani; ma se a questo si aggiunge la smaterializzazione dei rapporti le cose si mettono anche peggio. “Tutto si esaurisce sui social, all’interno della coppia non c’è una comunicazione efficace, non ci si guarda negli occhi, non si comprende quanto possa pesare una parola né il valore di micromessaggi e sguardi”. Così, il rapporto sessuale esula dalla componente relazionale. In più, c’è una totale assenza di romanticismo: siamo ben lontani dal brivido del “bacio dato in fretta sotto un portone”, come cantava Gaber, dal contatto fisico concreto e dal linguaggio del corpo. “Sui social tutto deve essere esplicito, così diventa meno interessante”. Non a caso, il fenomeno del sexting è in crescita. Secondo un’ indagine condotta dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss), due ragazzi su tre si sono visti arrivare almeno una volta messaggi sessualmente inequivocabili. Le reazioni variano dalla curiosità al disgusto, dalla rabbia all’imbarazzo, e peggio ancora se i messaggi non provengono dal partner, ma da semplici conoscenti.

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Generazione Z, come funziona il sesso per i giovanissimi: chat erotiche, siti porno e coppie caste. La sessuologa: “Non conosciamo abbastanza il nostro corpo”

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