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Ultimo aggiornamento: 9:22 del 4 Dicembre 2023

Cannabis legale, i promotori della proposta di legge: “La questura di Roma ci ha diffidato dall’organizzare flash mob. Un atto intimidatorio”

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Una proposta di legge d’iniziativa popolare per la coltivazione domestica della cannabis, sulla scia di quella che la Germania si appresta ad approvare. È la proposta di Meglio legale, l’associazione che si batte per la legalizzazione della cannabis e per fare informazione sulle sostanze, con l’obiettivo di raccogliere 50mila firme dal 7 dicembre. Per lanciare l’iniziativa Meglio Legale ha previsto un flash mob dei promotori nella mattina del 7 dicembre, alle ore 11 in Piazza Montecitorio. La Questura di Roma, – denuncia l’associazione – ha provato a bloccare l’organizzazione con una diffida alla responsabile dell’associazione, Antonella Soldo. La disobbedienza a questa disposizione rientra nell’articolo 650 Codice Penale. Questo vuol dire che Soldo, e chi deciderà di unirsi al flash mob – rischia la reclusione fino a 6 mesi e un’ammenda di 413 euro. Ciò che rimane davvero incomprensibile è quale minaccia per la pubblica sicurezza possa rappresentare una manifestazione – correttamente comunicata e composta da poche persone e con una breve durata”.

“Questo – commenta Antonella Soldo – non è solo un colpo a Meglio Legale è un atto intimidatorio nei confronti di chiunque in questo paese voglia esercitare il proprio diritto a manifestare. Diritto costituzionalmente riconosciuto. Il messaggio è chiarissimo: se comunichi di voler andare davanti alle istituzioni, sotto Montecitorio con dei cartelli rischi un processo e devi essere disposto a accettare che le conseguenze siano il carcere fino a 6 mesi o un’ammenda fino a 413 euro. Chi se la sente a queste condizioni? Noi ovviamente andremo avanti. Giovedìsaremo a Montecitorio. Data la situazione chiediamo ai parlamentari di scendere e di farci da scorta democratica.”

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