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L’American Ornithological Society ha deciso di cambiare i nomi inglesi delle specie di uccelli: basta rimandi a persone razziste e misogine

L’American Ornithological Society ha deciso di cambiare i nomi inglesi delle specie di uccelli: basta rimandi a persone razziste e misogine
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L’American Ornithological Society ha deciso di cambiare tutti i nomi inglesi delle specie di uccelli che prendono il nome da persone, a partire da quelli che richiamano persone razziste e misogine. A dichiararlo è la stessa associazione, che sul suo sito ufficiale spiega: “C’è stato un pregiudizio storico nel modo in cui vengono chiamati gli uccelli e su chi potrebbe avere un uccello chiamato in loro onore. Le convenzioni di denominazione esclusive sviluppate nel 1800, offuscate dal razzismo e dalla misoginia, non funzionano per noi oggi, ed è giunto il momento di trasformare questo processo”.

“C’è potere in un nome, e alcuni nomi di uccelli inglesi hanno associazioni con il passato che continuano ad essere escludenti e dannose oggi. Abbiamo bisogno di un processo scientifico molto più inclusivo e coinvolgente che concentri l’attenzione sulle caratteristiche uniche e sulla bellezza degli uccelli stessi”, ha affermato il presidente dell’AOS Colleen Handel. “Tutti coloro che amano e si prendono cura degli uccelli dovrebbero poter goderne e studiarli liberamente”.

Ad esempio, nel 2020 – come raccontano ancora sul loro sito – l’AOS ha ribattezzato un piccolo uccello canoro della prateria trovato nelle Grandi Pianure in “Thick-billed Longspur” (Longspur dal becco spesso). Il nome originale dell’uccello, in onore di John P. McCown, un naturalista dilettante che in seguito divenne generale dell’esercito confederato durante la guerra civile americana, creava un collegamento con la schiavitù e il razzismo, che hanno voluto eliminare. Tra gli uccelli che verranno ribattezzati, racconta La Stampa, c’è poi la Berta di Audubon, che si trova al largo della costa Sud-orientale e che prende il nome da John James Audubon, un noto illustratore di uccelli del XIX secolo, che era anche un “proprietario di schiavi” e un oppositore dell’abolizione della schiavitù.

Attualmente l’associazione si sta impegnando a riformulare del tutto le modalità nomenclatorie. Nello specifico, oltre a eliminare tutti i nomi di uccelli tratti da persone (eponimi), la società scientifica ha annunciato altri due cambiamenti sulle modalità di scelta dei nomi in futuro: istituire un nuovo comitato per supervisionare l’assegnazione di tutti i nomi comuni inglesi per le specie e coinvolgere attivamente il pubblico nel processo di selezione dei nuovi nomi di uccelli inglesi.

“Come scienziati, lavoriamo per eliminare i pregiudizi nella scienza. Ma c’è stato un pregiudizio storico nel modo in cui vengono chiamati gli uccelli e su chi potrebbe avere un uccello chiamato in loro onore. Le convenzioni di denominazione escludenti sviluppate nel 1800, offuscate dal razzismo e dalla misoginia, non funzionano per noi oggi, ed è giunto il momento di trasformare questo processo e reindirizzare l’attenzione solo sugli uccelli”, ha affermato Judith Scarl, direttrice esecutiva e CEO dell’AOS. “Sono orgogliosa di far parte di questa nuova visione e sono entusiasta di lavorare in collaborazione con un’ampia gamma di esperti e amanti degli uccelli per creare una struttura di denominazione inclusiva”.

La foto è di Dominic Sherony e ritrae un esemplare di Berta di Audubon

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