La manifestazione indetta dal Pd e da Schlein contro il governo Meloni è stata molto importante. E quindi abbiamo sentito il dovere di partecipare, anche per rispetto nei confronti del Pd. Siamo stati accolti molto bene, sia sul palco, sia dietro le quinte. Molti chiedono l’unità delle opposizioni contro il governo Meloni e mi trovano assolutamente d’accordo. Dobbiamo per forza costruire un’alternativa a questo esecutivo“. Sono le parole pronunciate ai microfoni de L’Italia s’ desta (Radio Cusano Campus) da Roberto Fico, ex presidente della Camera ed esponente del M5s, sulla manifestazione indetta dai dem a Roma contro le politiche economiche e la riforma costituzionale proposta dal governo Meloni.

E aggiunge: “Naturalmente il M5s e il Pd hanno storie, percorsi e identità diverse, quindi è normale non essere d’accordo su tutto. Ma è necessario lavorare su obiettivi comuni. Anche all’interno del M5s o del Pd non si condivide tutto, ma allo stato attuale col Pd stiamo lavorando sul salario minimo a norma di legge, abbiamo realizzato un fronte unito contro l’autonomia differenziata e contro il premierato. Insomma, man mano che si fa opposizione si cresce insieme sulle tematiche”.

Fico cita le alleanze elettorali locali: “Sono accordi che hanno funzionato, come a Foggia. Adesso abbiamo fatto l’alleanza coi dem per candidare Alessandra Todde alla presidenza della Regione Sardegna. E questo è un passaggio molto importante. A Napoli governiamo insieme prima delle elezioni nazionali. Quindi, anche il percorso sul territorio si sta facendo, oltre a quello politico nazionale. Stiamo, di fatto, lavorando seriamente a programmi importanti – continua – affinché questo paese possa avere un governo migliore. Guardiamo il centrodestra: c’è un’alleanza ma Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono divisissimi e creano un caos istituzionale nel paese. Noi non vorremmo mai fare una cosa del genere.Quindi cerchiamo di lavorare seriamente sui contenuti, aprire un dibattito e cercare una sintesi che possa unire gli intenti politici per fare il bene del paese”.

L’ex deputato pentastellato sottolinea: ” Attualmente ci vuole sicuramente una sinistra più connessa ai problemi concreti delle persone e più sensibile alle ingiustizie nazionali e internazionali. Il punto fondamentale è la lotta contro le ingiustizie. Dove ci sono ingiustizie e dove non ci sono diritti, ci sarà sempre più violenza e sempre più problemi. Noi dobbiamo riuscire a connetterci a tutti quei problemi di ingiustizia e cercare di risolverli”.

Inevitabile la domanda sul no dei 5 Stelle alla fiducia per un governo guidato dal Pd di Bersani nel 2013. Fico spiega: ” Fu una scelta obbligata quella del M5s. Parliamo di altri tempi e di un’altra storia. Siamo entrati in Parlamento nel 2013 dicendo fino all’ultimo giorno di campagna elettorale che non avremmo fatto alleanze né con la sinistra, né con la destra, come peraltro era scritto nel nostro statuto. Quello – conclude – era un principio fondante di quel periodo storico del Movimento. Dare la fiducia al Pd e a Bersani sembrava un tradimento immediato di tutto quello che avevamo detto prima di arrivare in Parlamento. Le cose vanno sempre lette nel periodo storico in cui avvengono”.

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