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Robbie Williams: “Ho preso una specie di Ozempic, meglio di un miracolo di Natale”. Ecco cos’è il farmaco assunto dal cantante e i rischi: “Può essere pericoloso”

“Bisogna fare molta attenzione ai messaggi che vengono lanciati sul tema del dimagrimento”, dichiara Gianluca Aimaretti, presidente della Società italiana di endocrinologia (Sie)

di 30science per Il Fatto

Un “miracolo di Natale”. E’ con queste parole che il celebre cantante Robbie Williams ha definito l’eccezionale dimagrimento che sarebbe riuscito a ottenere con una “specie di Ozempic”, il farmaco anti-obesità che sembra stia spopolando fra le celebrità americane. In un’intervista al Times, l’ex dei Take That ha rivelato di avere gravi problemi con la percezione del proprio corpo e che grazie a un trattamento non meglio specificato avrebbe perso la bellezza di 23 chilogrammi. La “cura miracolosa” presenterebbe delle somiglianze con Ozempic, il cui principio attivo è semaglutide, un noto anti-diabetico che da qualche anno è stato approvato anche per il trattamento dell’obesità. Gli studi indicano che grazie al semaglutide è possibile ottenere una perdita di peso pari al 10%.

Il farmaco è diventato così popolare che la formulazione indicata per l’obesità è stata in alcuni momenti introvabile. In Italia è al momento impossibile acquistare semaglutide per perdere peso, in quanto l’AIFA ne ha “sospeso” temporaneamente l’utilizzo, dando priorità alle persone diabetiche, Per reperirlo, in molti si sono rivolti anche a canali non ufficiali con tutti i pericoli che ne possono conseguire. E’ ad esempio recente l’allerta su penne pre-riempite Ozempic falsificate che – ad esempio in Austria – avrebbero messo a rischio la vita di chi le utilizza, “a causa della qualità non testata del farmaco contraffatto, delle possibili impurità e degli ingredienti sconosciuti” come riportato dall’Ufficio federale austriaco per la sicurezza nell’assistenza sanitaria. “Bisogna fare molta attenzione ai messaggi che vengono lanciati sul tema del dimagrimento”, dichiara Gianluca Aimaretti, presidente della Società italiana di endocrinologia (Sie). “Senza entrare nel merito delle dichiarazioni del signor Williams è bene sottolineare che nessun farmaco contro l’obesità andrebbe assunto senza controllo di un medico. Il ‘fai da te’, una tendenza che purtroppo sta dilagando tra coloro che desiderano perdere peso, anche quando non c’è alcuna indicazione clinica in tal senso, può rivelarsi molto pericoloso. Bisogna – aggiunge – fare molta attenzione ai prodotti che vengono pubblicizzati e commercializzati sui canali non ufficiali sui quali non vi è alcuna garanzia di efficacia e, soprattutto, di sicurezza”.

Non sappiamo quale farmaco e in che modalità Robbie Williams ha avuto accesso al trattamento. Sappiamo solo che il dimagrimento che ne è conseguito è stato per lui necessario anche dal punto di vista mentale “Ne ho bisogno, dal punto di vista medico”; ha dichiarato. “Mi è stato diagnosticato un disprezzo di me stesso di tipo 2. È incredibilmente catastrofico – ha continuato ironizzando – per la mia salute mentale essere più grande. La mia voce interiore mi parla come Katie Hopkins parla delle persone grasse. È esasperante”. Williams ha riflettuto sulle sue battaglie per la salute mentale anche nell’ultimo trailer della sua prossima docuserie Netflix che combinerà filmati mai visti prima di Robbie con nuove interviste. In concomitanza con il 25° anniversario della sua carriera da solista, la serie darà uno sguardo intimo al suo archivio personale che abbraccia 30 anni.

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