“Morto per un malore improvviso”. La cronaca degli ultimi tempi sembra dare risalto a episodi incasellati in questa espressione e che interessano soprattutto persone ancora giovani o sotto i 50 anni. Tra queste anche personaggi noti che manifestano un comune denominatore, quello di un’apparente causa ignota del loro decesso. Tutti casi che alimentano sospetti in chi ha manifestato rigetto o forte criticità nella campagna vaccinale contro il Covid-19. L’idea è che i vaccini abbiano lasciato una scia di effetti nefasti in una certa percentuale di persone. Ma è davvero così?

L’allarme sulle presunte morti eccessive

C’è anche qualcuno che, dati alla mano, ha denunciato un eccesso di mortalità negli ultimi anni paragonati a quelli precedenti la pandemia. È l’Associazione Umanità e Ragione, nata dall’esperienza referendaria per l’abrogazione del green pass. L’Associazione ha inviato alla Presidenza del Consiglio, alla Camera dei Deputati, al Senato, al Ministero della Salute, all’AIFA, all’Istituto Superiore di Sanità e all’ISTAT, un report realizzato attraverso il supporto di alcuni professionisti e basato su elaborazioni di dati di mortalità italiani (e di alcuni Paesi europei) negli anni 2015-2022 ottenuti da fonti ufficiali (il report completo è disponibile qui). Sulla base delle loro analisi l’Associazione conclude che nel 2021 e 2022 ci sarebbe stato un allarmante aumento della mortalità, che avrebbe colpito anche le età più giovani, e chiede che le Istituzioni avviino a livello nazionale e locale ogni opportuna indagine per individuare le cause del fenomeno registrato e predisporre i mezzi e le risorse per arginarlo.

La risposta allo studio di “Umanità e Ragione”

A questo studio di Umanità e Ragione non è mancata la risposta degli organi istituzionali attraverso un’ampia analisi che ha prodotto un documento redatto da un gruppo di esperti di Iss, Istat, Infn e del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio (che monitora settimanalmente gli eccessi di mortalità in alcune delle principali città italiane). A quali conclusioni sono arrivati? “Per gli anni 2021 e 2022 si è effettivamente osservato un eccesso di mortalità rispetto alla media del quinquennio 2015-2019”, si legge nel documento (consultabile integralmente qui). “L’andamento della mortalità”, continua il documento, “è però in linea con quanto atteso a seguito degli effetti dell’epidemia Covid-19, delle ondate di calore, dell’incidenza molto elevata (soprattutto a fine 2022) delle sindromi simil influenzali. Si sottolinea l’aumento della popolazione dei grandi anziani come ulteriore elemento da considerare. Il confronto della mortalità per età del 2021 e del 2022 con quella del 2020 è alterato dalla particolarità del fenomeno nel 2020. In particolare, il ‘lockdown’ e le altre misure restrittive della mobilità, adottate durante la pandemia di COVID-19, hanno comportato nel 2020 una riduzione del 27% della mortalità, rispetto al quinquennio precedente, per incidenti stradali che sono un’importante causa di morte al di sotto dei 50 anni. Utilizzando come baseline la media 2015-2019, l’eccesso di mortalità per la popolazione under 50 non viene evidenziato dalle nostre analisi. “Le nostre analisi evidenziano per il 2021 e 2022”, conclude la sintesi del documento, “una forte correlazione dell’eccesso di mortalità con i picchi epidemici di COVID-19 e di altri virus respiratori come, ad esempio l’influenza. Inoltre, c’è una forte correlazione anche con le ondate di calore confermata anche in altri Paesi europei”.

Malori improvvisi: il parere dell’esperto
“Concordo con le conclusioni del documento dell’Iss”, spiega al FattoQuotidiano.it il professor Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma. “Un aumento della mortalità generale durante il Covid, ma anche delle morti improvvise, trova una sua spiegazione per il fatto che il Covid è anche un’infiammazione dei polmoni”.

Ma a quali cause si fanno risalire le cosiddette “morti improvvise”?
“Le morti improvvise possono essere di origine cardiaca, per anomalie difficili da diagnosticare, ma un’altra fonte può essere l’embolia polmonare perché il Covid ha provocato decessi proprio per questo disturbo. Quindi è abbastanza ovvio che in questi ultmi anni siano aumentate le morti e quindi anche quelle improvvise”.

Quando si parla di malore improvviso, quali altre cause possono intervenire?
“Può essere dovuto a ictus, emorragia cerebrale, aneurisma dell’aorta addominale o toracica, aritmie cardiache che possono verificarsi anche in persone sane, sportivi professionisti come purtroppo la cronaca a volte ci racconta. Spesso questi casi sono dovuti a patologie del sistema elettrico del cuore che all’improvviso va in tilt perché si possono verificare anomalie anche difficili da diagnosticare”.

Il sospetto sui vaccini

Di fronte a queste morti improvvise si insinua che la causa siano i vaccini.
“I vaccini possono avere contribuito in maniera infinitesimale perché possono dare più frequentemente pericarditi, ossia infiammazioni del cuore che però non provocano morte improvvisa; più raramente i vaccini sono correlati a miocarditi che a volte causano morte improvvisa. Ma c’è da fare un fondamentale distinguo: alcune recenti ricerche hanno evidenziato che i vaccini possono causare miocarditi ma molto più blande di quelle provocate dal Covid. Le miocarditi da Covid sono più rare ma molto gravi”.

In ogni caso c’è stato un aumento di infiammazioni cardiache.
Pericarditi da vaccino ne ho viste, ma in forma leggera e di facile risoluzione. Ripeto, non c’è paragone col Covid. Nella mia esperienza clinica, in due anni ho avuto un solo caso sospetto di miocardite da vaccino. Gli studi hanno dimostrato che le miocarditi da vaccino sono molto rare e il decorso è molto più semplice di chi ha contratto la miocardite da Covid”.

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