Proseguono in Belgio e non solo le indagini sull’attentato di Bruxelles. Due uomini residenti nella regione di Parigi e “probabilmente legati all’autore dell’attentato” del 16 ottobre nella capitale belga, sono stati incriminati da un giudice della capitale. La notizia è stata diffusa da France press e confermata dalla Procura nazionale antiterrorismo (Pnat). I due, che erano stati presentati ieri al giudice istruttore, sono stati incriminati per associazione terroristica e complicità nell’omicidio dei due tifosi di calcio svedesi e posti in custodia cautelare, ha aggiunto il Pnat. Le indagini “proseguono per chiarire i loro legami” con il responsabile dell’attacco, il 45enne tunisino radicalizzato Abdesalem Lassoued.

Il jihadista, ucciso in una sparatoria il giorno dopo gli omicidi, era evaso da una prigione tunisina dove stava scontando una lunga condanna, cosa che ha spinto i funzionari tunisini a chiedere la sua estradizione dal Belgio. Le autorità belghe avevano ricevuto la richiesta di estradizione nell’agosto 2022 ma non era stata trattata. Il ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne si è dimesso il 20 ottobre per quello che ha definito un “errore monumentale”. Il procuratore capo della capitale, Tim De Wolf, aveva offerto una spiegazione alla stampa. “La grave carenza di personale presso la procura di Bruxelles ha avuto un ruolo, ma… questo non lo giustifica”, ha detto, aggiungendo che il dossier sull’estradizione era stato ricevuto nel settembre dello scorso anno e probabilmente era stato dimenticato in uno schedario. “Nessuno dei colleghi coinvolti ricorda cosa ne è stato di questo specifico dossier un anno fa. Non c’è traccia che sia stato trattato”.

Lassoued, 45 anni, era stato condannato “a più di 26 anni di carcere in Tunisia nel 2005, ma era evaso dal carcere nel gennaio 2011”, ha detto il pubblico ministero. Le autorità tunisine hanno “segnalato” il caso il primo luglio 2022 tramite l’Interpol, aveva aggiunto De Wolf. All’epoca il documento menzionava soltanto “un’evasione dal carcere”, ha detto. Sei settimane dopo è seguita una “serie di allegati”, ma il fascicolo è andato perduto presso la Procura. Il pubblico ministero non ha spiegato il motivo per cui il tunisino era stato incarcerato, ma i media belgi hanno riferito che avrebbe commesso diversi omicidi.

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