Era arrivato in Sicilia, se n’era andato in Svezia ed era stato rispedito in Italia per il regolamento di Dublino. Sono molteplici i link che collegano Abdesalem Lassoued al nostro Paese. Il girovagare dell’attentatore di Bruxelles incrocia diverse volte la penisola. È qui che arriva nel 2011, a Lampedusa, ed è qui che ritorna da “dublinante” dopo essere andato in Svezia: in Italia aveva presentato la prima richiesta di asilo e per questo il Paese scandinavo lo aveva allontanato. Il suo arrivo in Sicilia e il rientro in Italia sono stati confermati a Ilfattoquotidiano.it da fonti ministeriali.

Dopo il suo rientro “forzato” dalla Svezia, dove era conosciuto dalla polizia, Lassoued viene segnalato in Italia in almeno due città, Bologna e Genova. Nel capoluogo emiliano viene identificato dalla polizia nel 2016, mentre un video lo ritrae nella città ligure nel 2021. Il filmato, postato sul profilo Facebook a nome di Slayem Slouma, lo stesso dopo lunedì sera il 45enne tunisino ha caricato la rivendicazione dell’attentato, lo ritrae in piazza della Vittoria, nel pieno centro di Genova. È la traccia più recente dei suoi trascorsi italiani.

Qualora il momento in cui il video è stato registrato coincidesse con la data di caricamento, vorrebbe dire che l’attentatore era transitato nuovamente in Italia – come molteplici jihadisti del passato, dai passaggi di Salah Abdeslam nel porto di Bari all’uccisione di Anis Amri a Sesto San Giovanni – dopo il no del Belgio alla richiesta di asilo politico, respinta dalle autorità di Bruxelles nel 2020. All’indomani della sua azione terroristica, la questura di Bologna ha fatto sapere che la Digos sta svolgendo verifiche su ogni informazione a proposito di Lassoued che sarà oggetto di approfondimenti e il cui esito sarà riferito alla procura. Un iter simile stanno seguendo gli investigatori liguri alla ricerca di informazioni su quanto si sia trattenuto a Genova e quali contatti abbia avuto in città.

Nato l’1 settembre 1978, Lassoued ha una biografia ancora piuttosto oscura. Di certo era noto ai servizi per la sua “radicalizzazione islamica”, ma era scomparso dai radar delle autorità belghe dopo la richiesta di asilo respinta. Il 12 febbraio 2021 il suo nome è stato cancellato dal registro nazionale del Comune, rendendo di fatto irrintracciabile e complicandone il rimpatrio. Anche perché Abdesalem non viene segnalato in alcun centro di accoglienza federale e non viene presentato neppure agli uffici per l’immigrazione. L’ordine di lasciare il Belgio, emesso due anni fai, non diviene mai operativo. Lassoued diventa un fantasma. Ricompare lunedì sera nei pressi di Place Sainctelette. Un kalashnikov per uccidere e uno scooter Kymco per fuggire. Poi la fuga durata una notte terminata poco dopo l’alba al tavolino del bar-ristorante Al Khaima, al 13 di Rue Van Oost. Lì è stato riconosciuto da un passante, la soffiata alle autorità e la sparatoria mortale con la polizia.

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