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Brandizzo, licenziato l’uomo scorta indagato per la strage dei cinque operai. Rfi: “Leso il rapporto di fiducia”

Brandizzo, licenziato l’uomo scorta indagato per la strage dei cinque operai. Rfi: “Leso il rapporto di fiducia”
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Rete Ferroviaria Italiana ha licenziato Antonio Massa, il tecnico caposcorta scampato all’incidente ferroviario dello scorso 30 agosto a Brandizzo, dove un convoglio di vagoni vuoti in viaggio verso Torino ha travolto la squadra di cinque operai della Sigifer, al lavoro su quel tratto di binari. “Il provvedimento adottato è giunto al termine di un iter procedimentale che, in caso di infrazioni e violazioni di principi, regole e/o procedure da parte del lavoratore, è attivato e svolto nel rispetto di tutte le garanzie di contraddittorio e difesa”, spiega Rfi. “Non è più possibile proseguire neanche temporaneamente il rapporto di lavoro, perché è stato leso irreparabilmente il rapporto di fiducia con l’azienda”, sono le motivazioni anticipate oggi dal quotidiano La Stampa.

Massa era al lavoro coi colleghi la notte dell’incidente alla stazione di Brandizzo, quando un treno diretto al deposito di Torino aveva travolto gli operai della società di Borgo Vercelli che aveva ottenuto il subappalto da un’altra ditta, la Clf- Costruzioni linee ferroviarie. Ad oggi è lui il principale indagato, anche se non è ancora stato sentito dalla procura di Ivrea. Suo era il compito di vigilare sui lavori e sul rispetto delle procedure. Secondo l’accusa, invece, avrebbe dato il via libera ai colleghi senza aver accertato l’effettiva interruzione della linea. Dall’incidente Massa non è più rientrato a lavoro ed era attualmente in malattia. I suoi legali, gli avvocati Antonio Borello e Maria Grazia Cavallo, confermano che il loro assistito ha ricevuto la lettera di licenziamento e stanno valutando le prossime mosse.

Ad aggravare la posizione di Massa come ricostruita dagli inquirenti è stata innanzitutto la testimonianza della dirigente movimentazione alla stazione di Chivasso, che in una telefonata avrebbe negato a Massa l’autorizzazione ai lavori e avvertito dell’imminente passaggio di un treno. Ma soprattutto il video girato da una delle vittime poco prima dell’incidente. Sei minuti e 48 secondi girati da Kevin Laganà, 22 anni, il più giovane dei cinque operai. Immagini che erano rimaste nella memoria del suo telefono cellulare e rappresentano una svolta importante nell’inchiesta giudiziaria. Le riprese sono di pochi minuti prima che un treno regionale falciasse il gruppo. Nei primissimi secondi si sente una voce in sottofondo: “Ragazzi se vi dico ‘treno’ andate da quella parte eh?”. Secondo gli inquirenti a parlare sarebbe proprio, oggi indagato per la strage.

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