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Israele-Gaza, i giorni delle vendette incrociate

Israele-Gaza, i giorni delle vendette incrociate
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Di Vivian Silver non si hanno notizie da giorni. O è stata uccisa o è stata rapita e portata a Gaza durante l’attacco dei miliziani di Hamas in territorio israeliano, il 7 ottobre, contro il kibbutz Be’eri.

Vivian, 74 anni, ha dedicato la sua vita alla pace, stabilendo stretti legami con le comunità moderate di Gaza, credendo intensamente nella possibilità di una società condivisa e armoniosa tra ebrei e arabi.

Quando centinaia e centinaia di uomini di Hamas, per “vendicare la profanazione dei luoghi santi di Gerusalemme” sono entrati in territorio israeliano, da terra e dal cielo, hanno compiuto autentici massacri. Il diritto internazionale definisce le loro azioni crimini di guerra. È semplicemente raccapricciante che Hamas abbia tentato di fare una distinzione tra civili e “civili anormali” (“anormal civilians”, ha dichiarato ad Al Jazeera un loro portavoce), sostenendo di aver preso di mira coloni armati fino ai denti, dunque obiettivi legittimi.

Vivian non era una colona armata fino ai denti: era un’attivista per i diritti umani.

Da Gaza, che a partire dal 9 ottobre è sottoposta a violentissimi bombardamenti (anch’essi, inequivocabilmente, crimini di guerra) arrivano storie simili, di persone inermi contro le quali viene usato un linguaggio deumanizzante: il ministro della Difesa israeliano ha parlato di “umani animali” (“animal humans”) da trattare come tali, privandoli di acqua, elettricità, cibo e benzina, di fatto condannandoli alla fame e all’impossibilità di ricevere cure mediche. Si ordina alla popolazione di Gaza di evacuare e poi si bombarda il valico di Rafah, l’unico disponibile, al confine con l’Egitto.

Come ha commentato l’autorevole organizzazione non governativa israeliana per i diritti umani B’Tselem, quella del governo israeliano è una “politica di vendetta”.

Negli oltre dieci anni di collaborazione al Fatto Quotidiano tramite questo blog, di conflitti armati tra Israele e i gruppi armati palestinesi ne abbiamo raccontati purtroppo diversi. Questo è il peggiore di tutti. L’inumanità e le vendette incrociate hanno preso il sopravvento.

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