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Ultimo aggiornamento: 8:45 del 15 Settembre 2023

Toti contestato a Savona per il rigassificatore. E anche gli industriali attaccano: “Impresentabile questo piano”. Lui apre a “modifiche al progetto”

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Dopo giorni di mobilitazione contro la scelta di trasferire davanti alla costa savonese il rigassificatore di Piombino, alcune centinaia di persone hanno atteso il presidente Giovanni Toti sotto alla sede dell’Unione degli industriali della provincia di Savona per accoglierlo con fischi, cartelloni e inviti a tornare sui suoi passi.

“Non ho insistito per averlo qua, ho dato la disponibilità per averlo qua, dopodiché ha scelto il Governo – spiega il governatore e commissario per il trasferimento del rigassificatore – ma la procedura è solo all’inizio e saranno possibili modifiche al progetto iniziale”. Nessuna concessione su un possibile ripensamento, am di certo una frenata, rispetto all’entusiasmo con il quale, a luglio, lo stesso Toti annunciava il progetto di Snam. Frenata probabilmente dovuta all’unanime alzata di scudi da parte delle istituzioni e associazioni di categoria del territorio. Non solo ambientalisti, comitati e opposizioni, perfino il suo capogruppo locale Piero Santi (“al quale auguro di aver preso sole e iodio durante la catena umana sulla spiaggia contro il rigassificatore – sdrammatizza Toti con i giornalisti – ma spero possa tornare presto a lavorare per lo sviluppo”) e la stessa Confindustria si sono detti contrari.

Per Angelo Berlangeri, presidente dell’Unione industriali, “l’attuale piano progettuale è impresentabile perché interferisce con tre diverse realtà produttive parimenti importanti anche in ambito energetico. Sono fiducioso sul fatto che, se il trasferimento del rigassificatore fosse confermato come necessario e indispensabile, esso avvenga con un confronto con le realtà produttive e un cambio del posizionamento a mare e del tracciato a terra”.

Un coro di no fuori dal quale canta solo Carlo Calenda, arrivato nei giorni scorsi a Genova per accogliere l’ingresso nella sua creatura politica di Pippo Rossetti, consigliere regionale moderato uscito dal Pd: “Andrò a Vado come sono stato a Piombino per spiegare la necessità dei rigassificatori, così si fa politica – ha dichiarato in conferenza stampa – e tu (rivolto verso un imbarazzato Rossetti) mi accompagnerai”.

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