Prima la notizia secondo cui il Partito democratico lo avrebbe sostenuto, e in serata la conferma: i dem appoggeranno la candidatura di Marco Cappato nel collegio di Monza-Brianza, seggio lasciato vacante da Silvio Berlusconi, l’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia morto lo scorso 12 giugno, e dove il 22 ottobre si voterà per le suppletive. “Sono grato al Pd per la scelta generosa e coraggiosa. Sarà una sfida entusiasmante, assieme a coloro che già mi sostengono e quelli che arriveranno. Faremo tesoro delle differenze per andare a convincere e vincere il 22 e 23 ottobre”, ha commentato Cappato.

L’annuncio è stato dal responsabile organizzazione del Pd Igor Taruffi, dopo che nei giorni scorsi il dibattito interno si era infiammato a causa della lettera dei sindaci dem alla segretaria Elly Schlein che chiedevano una candidatura del territorio. A sfidare Cappato ci sarà Adriano Galliani, attuale amministratore delegato del Monza calcio, in quello che è considerato un seggio blindato per il centrodestra.

Cappato nel fine settimana ha raccolto le firme necessarie a presentare la candidatura, che deve essere depositata lunedì prossimo 18 settembre, ed ha anche avuto una serie di incontri pubblici a Monza e in alcuni dei principali comuni delle Brianza. Il leader dell’Associazione Luca Coscioni ha già incassato l’appoggio di Azione, +Europa, Verdi e Sinistra italiana e questo rappresenta un valido motivo per il Pd per sostenerne la corsa. Che il partito locale non gioisca era noto, anche perché venerdì scorso i sindaci Dem del collegio avevano reso pubblica una lettera alla segretaria Schlein in cui chiedevano “una candidatura che sia manifesta espressione dell’impegno politico e della ricchezza e dell’esperienza del centrosinistra in Brianza” dove ci sono “molti profili di persone di valore da potere mettere a disposizione della comunità”.

Ma Taruffi ha spiegato i motivi della scelta: “Il Pd, specie in elezioni con un sistema elettorale maggioritario che premia chi ottiene anche e solo un voto in più, ha ritenuto di privilegiare l’alleanza più larga possibile. Per questo anche se avremmo potuto presentare autorevoli candidature espressione del Pd locale, abbiamo ritenuto di non frammentare lo schieramento che si oppone alla destra ed appoggiare la candidatura di Marco Cappato“.

Che la scelta, anche se condivisa dalla segreteria, non sarà pacifica dipende non solo dall’ostilità del partito territoriale, ma anche dal profilo di Cappato, dalle sue battaglie, non proprio gradite all’area cattolica per le iniziative sull’eutanasia, e alle femministe Dem per le proposte sulla maternità surrogata. E Simona Malpezzi, senatrice Dem brianzola ha chiosato: “Si è persa una occasione”.

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