“Abbiamo appreso oggi che, nell’ambito della rimodulazione dei finanziamenti, si propone di spostare sul programma RePower EU 13 miliardi di euro di fondi Pnrr che erano stati assegnati ai Comuni, con l’impegno che altre fonti di finanziamento andranno trovate per le tre linee di intervento per le piccole e medie opere, per la rigenerazione urbana e per i Piani Urbani Integrati delle grandi città”. Lo ha detto il presidente dell’Anci (l’associazione dei comuni italiani) Antonio Decaro dopo la cabina di regia sul Pnrr. “È una notizia che ci colpisce molto. I Comuni chiedono garanzie”. Decaro spiega che ad essere spostate sono risorse che erano state assegnate alle uniche amministrazioni pubbliche che stanno già spendendo con efficienza e rapidità, mentre per esempio ci sono soggetti attuatori che non hanno ancora elaborato i progetti”.

“Se nell’ambito della verifica con Bruxelles – ha detto il presidente Anci – emergerà che alcuni fra i progetti finanziati ai Comuni non risulteranno compatibili con le indicazioni della Commissione Europea, allora sarà giusto sostituire i fondi del Pnrr con risorse nazionali, come in cabina di regia ci è stato assicurato che verrà fatto. Tenendo sempre conto che questi progetti sono stati validati e ammessi al finanziamento dai ministeri, non ce li siamo inventati noi. Chiediamo al governo garanzie immediate sul finanziamento di queste opere che in molti casi, come per quelle finanziate dal ministero dell’Interno, sono già state realizzate”.

“Gli investimenti sul Repower vengono concentrati su pochi progetti gestiti dalle grandi aziende di stato. A danno dei progetti dei comuni, penalizzati per circa 13 miliardi. Un vero e proprio scippo alle comunità locali. Oltre 15 miliardi di risorse in tutto che non saranno spese per l’incapacità del governo. Tagli alle infrastrutture ferroviarie, tra cui la connessione Roma – Pescara e la Palermo – Catania. Il rischio concreto è che non venga rispettata la clausola del 40% delle risorse al Sud”, commenta il senatore Alessandro Alfieri, responsabile Riforme e PNRR per il Pd.

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