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Dal Friuli alla Sicilia, dove sono i minerali strategici che il governo vuole sfruttare

Dal Friuli alla Sicilia, dove sono i minerali strategici che il governo vuole sfruttare
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Dove si trovano le terre rare che il ministro Adolfo Urso vorrebbe tornare a sfruttare riaprendo le miniere? I giacimenti si trovano soprattutto sulle regioni dell’arco alpino, dal Friuli al Piemonte, e poi in Liguria, Toscana, Nord del Lazio, Abruzzo e Sardegna. In Friuli si trova il cobalto, in Veneto il magnesio e il rame. In Trentino sono stati trovati cobalto, manganese, magnesio, barite, rame, in Lombardia si segnalano rame, barite, cobalto, berillio. Sotto le Alpi piemontesi ci sono cobalto, grafite e manganese. La Liguria possiede il maggior giacimento italiano di titanio, sui monti del parco del Beigua, fra Genova e Savona, oltre a rame, grafite, manganese e barite.

La Toscana, ricca di rame e antimonio, possiede anche manganese e magnesio. Nel nord del Lazio ci sono alcuni giacimenti di cobalto, di manganese e di barite. La barite c’è anche in Sardegna, insieme al rame e all’antimonio. Sull’Appennino abruzzese ci sono diversi giacimenti di bauxite e uno di manganese. Si trova bauxite anche nel nord della Campania e in varie zone della Puglia. In Calabria si segnalano manganese, barite e grafite, in Sicilia antimonio e manganese. Le miniere italiane di terre rare sono state abbandonate nei decenni scorsi, in parte per esaurimento, in parte perché era più conveniente importare questi minerali dall’estero.

Nella bozza di regolamento della Commissione europea, le “materie prime critiche” sono 34: antimonio, arsenico, bauxite, barite, Berillio, bismuto, boro, cobalto, carboni da coke, rame, Feldspato, fluorite, gallio, germanio, afnio, elio, elementi delle terre rare pesanti, elementi delle terre rare leggere, litio, magnesio, manganese, grafite naturale, nichel – grado batteria, niobio, fosforite, fosforo, metalli del gruppo del platino, scandio, silicio metallico, stronzio, tantalo, titanio metallico, tungsteno, vanadio.

Di queste materie prime “critiche”, 16 sono considerate “strategiche”. Si tratta di bismuto, boro-grado metallurgico, cobalto, rame, gallio, germanio, litio – grado batteria, magnesio metallico, manganese – grado batteria, grafite naturale – grado batteria, nichel – grado batteria, metalli del gruppo del platino, elementi delle terre rare per magneti (Nd, Pr, Tb, Dy, Gd, Sm, e Ce), silicio metallico, titanio metallico e tungsteno.

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