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Emanuela Orlandi, la legale Sgrò: “Il ricordo di Papa Francesco ha messo pace. È un messaggio importante per il voto su commissione inchiesta”

di F. Q.

Il ricordo che Papa Francesco ha fatto di Emanuela Orlandi ieri all’Angelus è stato molto bello. Sono molto grata al pontefice e alla Segreteria di Stato Vaticano. È stato un atto che in questo momento mette pace“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Uno, Nessuno, 100Milan (Radio24) dalla legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, della quale oggi sul Corriere della Sera è stata pubblicata una mail riservata dello scorso 15 giugno. La missiva, indirizzata a monsignor Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della Casa Pontificia e capo del cerimoniale del Papa, conteneva l’auspicio che il pontefice ricordasse Emanuela Orlandi il 25 giugno.

La faccenda è molto più banale – spiega l’avvocata – Pietro Orlandi sui social aveva annunciato il sit-in del 25 giugno per i 40 anni della scomparsa di Emanuela e aveva aggiunto che avrebbe avuto piacere che il Papa la ricordasse. Mi sono solo limitata a rendere il suo auspicio formale e ufficiale, perché la decisione non è solo del Santo Padre ma è di concerto con la Segreteria di Stato. Quindi, per evitare ulteriori fraintenndimenti, ho ritenuto di inviare quella mail, anche perché la segreteria di Stato ha cose più importanti che leggere i post di Facebook. Ma sono sicura che Papa Francesco avrebbe ricordato Emanuela a prescindere dalla mia missiva“.

Sgrò poi si pronuncia sul voto di domani in prima commissione Affari Costituzionali del Senato per costituire finalmente la commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori. Lo scorso 20 giugno la decisione e il voto degli emendamenti relativi alla durata della Commissione sono stati rinviati di una settimana su richiesta di Fratelli d’Italia.

Il conduttore Alessandro Milan ricorda che il promotore di giustizia del Vaticano, Alessandro Diddi, “non vede di buon occhio” la costituzione della commissione d’inchiesta. “Noi invece la vediamo di buon occhio – afferma la legale – Tra l’altro, siamo in uno Stato sovrano. Prima avevo molte riserve importanti sul fatto che la posizione di Diddi potesse influenzare la creazione o meno di questa commissione, finché Papa Francesco ieri non ha ricordato Emanuela. Mi è sembrato un messaggio di grande distensione. Adesso vediamo che succede al Senato, che su questa commissione è spaccato in due ma non nettamente”.
E chiosa: “Ovviamente c’è tutta una serie di interessi che non sono assolutamente incentrati su Emanuela Orlandi, ma che possono determinare l’una o l’altra strada”.

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