La “giustizia fiscale” come principio della Costituzione. È questo uno dei passaggi del discorso che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto alla guardia di Finanza nel corso dell’incontro con il comandante della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro e una rappresentanza del corpo.

Sottolineando che la Gdf “grazie alla sua configurazione moderna, alla qualità, alle tecnologie utilizzate ha saputo accrescere non soltanto l’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, al riciclaggio e al contrabbando, ma anche l’azione di controllo sull’utilizzo del pubblico denaro e sul corretto impiego dei fondi nazionali e comunitari”, il capo dello Stato ha ricordato che questo contributo dei militari “è importante nell’attuazione dei principi costituzionali di giustizia fiscale tra i cittadini, affinché ciascuno fornisca il suo apporto alla comunità, così come previsto con chiarezza dalla Costituzione”.

Solo ieri il ministro della Giustizia, Carlo Nordio intervenendo al Luiss Hub di Milano, ha parlato di una “legislazione tributaria schizofrenica”, dicendo che se anche “l’imprenditore onesto decidesse” di pagare fino all’ultimo centesimo di imposte “non ci riuscirebbe”.

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