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Yacht sequestrato all’oligarca russo Melnichenko, sul congelamento deciderà la Corte di giustizia Ue

Yacht sequestrato all’oligarca russo Melnichenko, sul congelamento deciderà la Corte di giustizia Ue
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Sarà la Corte di giustizia dell’Unione europea a occuparsi del caso del Sailing Yacht “A”, l’avanguardistica nave a vela da oltre 500 milioni, riconducibile agli interessi dell’oligarca russo Andrey Melnichenko, sottoposta a congelamento amministrativo dal marzo 2022 e da allora in rada nel golfo di Trieste. Il Piccolo spiega che la II sezione del Tar del Lazio, con un’ordinanza dei giudici Francesco Riccio e Igor Nobile, non si è pronunciata sul ricorso contro il congelamento deciso sulla base delle sanzioni seguite all’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, rimettendo il giudizio alla Corte di giustizia Ue, cui è stata disposta la trasmissione di copia del provvedimento e del relativo fascicolo. Nell’attesa che la Corte, che ha sede in Lussemburgo si pronunci, è stata decisa la sospensione del giudizio. Melnichenko è ritenuto parte della cerchia più ristretta del presidente Vladimir Putin “e che sostiene o realizza azioni o politiche che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina”.

Ad aver presentato ricorso sono state cinque società, scrive il quotidiano triestino, quattro delle quali “svolgono attività di natura commerciale” e sono “controllate interamente” da una quinta società che ha sede alle Bermuda e che, a sua volta, “è stata conferita all’interno di un trust”. Il gestore di questo (il trustee) è una società fiduciaria di diritto svizzero. Nell’ordinanza, scrive Il Piccolo, i nomi delle varie realtà rimangono ignoti perché coperti da omissis. E comunque i relativi legali rappresentanti pro tempore, sono difesi dagli avvocati Andrea Saccucci e Matteo Magnano, dello studio legale di Roma Saccucci &Partners, e dall’avvocato Francesco Centonze, dell’omonimo studio milanese.

Il Piccolo ha anche elaborato una stima, sulla scorta di indicatori e valutazione di esperti, sul costo che lo Stato italiano ha dovuto sostenere fino ad oggi per la custodia del mega yacht: tra gli 11 e i 12 milioni di euro.

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