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Ultimo aggiornamento: 9:31 del 5 Giugno 2023

Reportage dagli oceani senza legge/8. In mare aperto per garantire l’aborto alle donne che non ne hanno diritto

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Continua il viaggio in 10 puntate negli oceani senza legge. Dieci video firmati dall’Outlaw Ocean Project, la ong fondata dal giornalista premio Pulitzer americano Ian Urbina (@ian_urbina) che si occupa di indagare i crimini che si consumano in alto mare. Un mondo popolato da pirati, schiavisti e profittatori di varia natura. Un mondo in cui non esiste una legge chiara e univoca e i reati, anche i più atroci, si consumano spesso nell’impunità totale. Ian Urbina ci guida alla scoperta di alcuni episodi in cui si è imbattuto nel corso di 10 anni di attività. Fatti spesso raccapriccianti per la loro crudezza, di cui il grande pubblico non è mai venuto a conoscenza.

Il diritto di una donna di interrompere una gravidanza è determinato da quale lato del confine di uno stato o di un paese si trova. Per oltre 20 anni, una donna, un medico, ha approfittato della scappatoia legale fornita dal vuoto normativo delle acque internazionali per somministrare aborti a donne altrimenti lasciate senza opzioni.

Ian Urbina ha seguito la dottoressa Rebecca Gomperts a bordo dell’Adelaide per testimoniare come usa l’oceano fuorilegge per cambiare vite.

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