Continua il viaggio in 10 puntate negli oceani senza legge. Dieci video firmati dall’Outlaw Ocean Project, la ong fondata dal giornalista premio Pulitzer americano Ian Urbina (@ian_urbina) che si occupa di indagare i crimini che si consumano in alto mare. Un mondo popolato da pirati, schiavisti e profittatori di varia natura. Un mondo in cui non esiste una legge chiara e univoca e i reati, anche i più atroci, si consumano spesso nell’impunità totale. Ian Urbina ci guida alla scoperta di alcuni episodi in cui si è imbattuto nel corso di 10 anni di attività. Fatti spesso raccapriccianti per la loro crudezza, di cui il grande pubblico non è mai venuto a conoscenza.

Si stima che ogni anno oltre 100 cadaveri vengono rinvenuti sulle coste del Giappone. Quasi tutti sono pescatori nordcoreani.

In collaborazione con l’ong Global Fishing Watch e con l’aiuto della rivoluzionaria tecnologia di tracciamento satellitare, Ian Urbina indaga su ciò che collega il misterioso caso delle barche fantasma nordcoreane a una popolazione di calamari in forte calo nel Mar del Giappone orientale e denuncia il più grande caso di pesca illegale nella storia marittima, perpetrata dalla “Flotta Oscura” cinese.

Articolo Precedente

Romagna, dopo l’acqua i rifiuti: 100mila tonnellate di mobili, elettrodomestici e ricordi. Solo a Faenza 5mila auto distrutte. Liberare le città? “Non è questione di giorni”

next
Articolo Successivo

Tra le istituzioni prende piede la versione più recente del negazionismo climatico

next