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Roccella interrotta al Salone del Libro: la destra insorge? Da che pulpito

Roccella interrotta al Salone del Libro: la destra insorge? Da che pulpito
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di Alessio Andreoli

In democrazia ovviamente tutti hanno diritto di parlare, anche la ministra Eugenia Roccella oltre ovviamente ai cittadini, associazioni, chi protesta, gruppi e nel caso specifico le femministe. Naturalmente mi riferisco al fatto di cronaca che ha visto protagonista un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion e Non una di meno al salone del libro di Torino, dove una accesa contestazione non ha permesso la presentazione del libro di Roccella stessa.

Tutto il destra-centro si solleva a difesa della ministra, dai suoi più accaniti esponenti a giornali, sostenitori e simpatizzanti. Quando ho letto della notizia mi sono venute in mente alcune riflessioni, poi su Twitter ascolto le parole di Michela Murgia intervistata da Massimo Gramellini nel programma Le Parole della Settimana su Rai 3. Quanto afferma Murgia è esattamente quello che avrei voluto scrivere, perciò non posso che consigliarne l’ascolto, e aggiungo solo un’altra considerazione che non ho trovato nelle cronache che riportano l’episodio.

Qualcuno ricorda quando, nel 2018, nell’aula di Montecitorio (sede della camera dei Deputati) alcuni esponenti della Lega hanno occupato, guidati dal vicepresidente della Lega, gli scranni dell’aula impedendo la prosecuzione dei lavori parlamentari su una mozione riguardante la presunta violazione dei diritti umani degli emigranti? Qualcuno ricorda che nel 2020 alcuni parlamentari di FdI hanno organizzato un sit-in all’interno dell’aula del Senato per protesta contro lo ius soli o quando nel 2019 hanno esposto uno striscione in aula, in entrambi i casi interrompendo i lavori parlamentari?

Quelli che elenco sono solo alcuni episodi, la cronaca ne riporta molti di più, ma per arrivare alle mie conclusioni i fatti che elenco sono più che sufficienti. Ricordando che le azioni di protesta che interrompono i lavori parlamentari sono considerate una grave ingerenza nel regolare funzionamento delle istituzioni democratiche e sollevano lecite preoccupazioni sulla gestione del dibattito politico e sul rispetto delle regole di condotta di gente pagata migliaia e migliaia di euro al mese, chiedo: la Digos ha, a suo tempo, denunciato tutti i parlamentari di Lega e FdI che hanno protestato impedendo i lavori parlamentari? Qualcuno tra gli indignati, a incominciare da Augusta Montaruli, vuole rispondermi?

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