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Ultimo aggiornamento: 8:11 del 18 Maggio 2023

Le lacrime (questa volta di gioia) degli ex lavoratori Whirlpool: “È stato un calvario, ora torniamo ad avere una vita dignitosa”

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Le braccia incrociate e i pugni chiusi nell’ex fabbrica Whirlpool di Napoli si sono trasformate in timidi applausi, abbracci e qualche sorriso. Nell’ex polo industriale di via Argine c’è ancora chi ha le lacrime agli occhi, come quattro anni fa, ma questa volta non sono lacrime di rabbia di chi perde il lavoro. Lo stabilimento partenopeo, un tempo fiore all’occhiello della Whirlpool passa ufficialmente alla Tea Tek Group SPA. Nelle scorse ore è stata completata la procedura per l’assegnazione del sito produttivo che passa dalla Zes Campania all’azienda che ha presentato il piano industriale per la riconversione dell’area. In via Argine c’era la prima assemblea con gli ex operai del colosso americano Whirlpool che ha fatto i bagagli lasciando 312 persone senza lavoro. “Non è una giornata qualunque – ci dice un ex lavoratore – mi commuovo perché oggi ripenso a tutti gli anni in cui abbiamo lottato e finalmente vediamo che la nostra lotta non è stata inutile. Oggi riacquistiamo la dignità di genitori perché perdere il lavoro è stato tremendo”.

Dal palco i rappresentanti sindacali si alternano per spiegare i restanti step che ora mancano per tornare al lavoro. Il progetto è diviso in tre parti. La prima consiste nella produzione di componenti metalliche per la realizzazione di inseguitori solari che dovrebbe impiegare le prime 172 risorse a partire dal 2025. La seconda parte consiste nella produzione di power skid, cioè cabine di trasformazione per impianti fotovoltaici (qui verrebbero reintegrati altri 90 ex lavoratori). La terza parte infine consiste nella creazione di un laboratorio di ricerca sulle tecnologie rinnovabili con una piccola linea di produzione per fotovoltaici stradali che assorbirà i lavoratori rimanenti. Gli investimenti preventivati da TeaTek Group SPA ammontano a 25-28 milioni di euro, mentre riguardo all’avvio della produzione è stato specificato che l’installazione dei macchinari dovrebbe richiedere nove mesi. “Invece di produrre lavatrici lavoreranno nel mercato delle rinnovabili ma nel frattempo i 312 ex lavoratori verranno assunti tutti entro il 31 ottobre e cominceranno la formazione – spiega Barbara Tibaldi della Fiom-Cgil – data non casuale perché scadrà il loro indennizzo di disoccupazione”. Il prossimo tavolo con azienda, governo e sindacati è previsto tra 4 settimane. La Tea Tek ha chiesto tempo per valutare eventuali strumenti sociali e finanziari a supporto del rilancio del sito. “Noi chiediamo alle istituzioni, a partire dal governo – dice Rosario Rappa della Fiom Napoli – di supportare al massimo azienda e lavoratori in questo sforzo di riconversione industriale che guarda alle nuove tecnologie, in termini sia di disponibilità di ammortizzatori sociali, sia di supporto alla formazione e agli investimenti, nonché di coinvolgere Invitalia”.

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